Parla Fabio Maglioni, country manager di Splio, software house internazionale specializzata in customer experience

Sono circa 1 miliardo e 49 milioni gli smartphone venduti nel 2016 a livello mondiale: una conferma ulteriore di come il dispositivo mobile sia ormai parte integrante della quotidianità del consumatore e lo accompagni anche nel corso dell'intero processo d'acquisto.

Globalmente, circa il 40% degli utenti di dispositivi mobile è propenso a utilizzare il proprio smartphone in negozio per confrontare i prezzi con quelli di altri concorrenti, mentre il 40% lo usa per chiedere consigli ad amici e parenti e il 36% per scattare foto dei prodotti che intende acquistare. Gli italiani sono a loro volta perfettamente in linea con il trend mondiale, con il 39% che utilizza lo smartphone in store.

Quello che un tempo si chiamava telefonino, insomma, rappresenta oggi una miniera di dati inestimabile costantemente aggiornata che, sostenuta da servizi a valore aggiunto, può aiutare i marchi a disegnare delle customer experience significative e seamless.

Ma come orientarsi verso il Mobile Driven Marketing?
Ecco i cinque consigli da Fabio Maglioni, country manager di Splio, software house internazionale specializzata nella customer experience e proprietaria di una retail marketing cloud platform.

1) Basarsi sui dati e non sull’approssimazione
Creare una customer experience personalizzata attraverso i dispositivi mobile presuppone la capacità di organizzare in tempo reale le strategie di marketing, muovendosi verso il Mobile Driven Marketing, che dipende da una scienza precisa basata sui dati e non sull’approssimazione.

2) Sfruttare l’immediatezza del mezzo
Che si tratti di acquisire nuovi clienti, di aumentare l’engagement verso il proprio marchio, di generare traffico verso il punto vendita oppure online, di spingere a scaricare un’app, di facilitare l’accesso al programma di fidelizzazione o di comunicare con i propri clienti, il dispositivo mobile è fondamentale poiché più immediato, più coinvolgente e più performante rispetto a qualsiasi altro mezzo.

3) Utilizzare punti di contatto differenti e… divertenti
Possono quindi essere attivate diverse leve per rispondere agli obiettivi di engagement e di business dei brand: email, sms, notifiche push geolocalizzate, Facebook Messenger, WeChat, retargeting, couponing, QR code, display mobile, gaming… Alcuni brand hanno ad esempio sviluppato delle app di gioco basate sul raggiungimento di obiettivi, che hanno permesso di generare preziosi e rilevanti dati sulla base dei quali proporre offerte promozionali personalizzate per gli utenti del gioco.

4) Avere un approccio customer centric
Creare una mobile-driven customer experience è possibile, a condizione di ripensare le proprie strategie di marketing per focalizzarsi appunto sul mobile, partendo da un approccio customer centric, dove i dati e le informazioni sul cliente (provenienti da dati dichiarativi, interazioni mobile, applicazioni, web, punti vendita, programmi di fidelizzazione, social network, dati comportamentali, transazionali, predittivi ecc.) sono centralizzati in tempo reale per essere condivisi tra tutti i dipartimenti di un’azienda, senza restare relegati al dipartimento marketing o all’area Crm.

5) Raccogliere le informazioni in un unico digital customer hub
Grazie al digital customer hub tutti i dati, come i contenuti e i messaggi, saranno accessibili in un unico luogo, per essere analizzati, segmentati e registrati al fine di creare in tempo reale delle campagne di marketing cross-channel e dei customer journey personalizzati e contestualizzati.

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