A MarcabyBolognaFiere il packaging si interroga su presente e futuro

Non è il “vestito”, bensì l’anima del prodotto: il packaging riveste un ruolo sempre più strategico nell'ideazione, proposta e commercializzazione dei prodotti per il largo consumo. Per questo il tema è raccontato in più momenti e con più declinazioni all’interno di MarcabyBolognaFiere, il Salone Internazionale dedicato ai prodotti a Marca del Distributore, organizzato da BolognaFiere in collaborazione con Adm, Associazione Distribuzione Moderna, che si terrà il 16 e 17 gennaio prossimi.

A parlarne è Carlo Branzaglia, coordinatore scientifico scuola postgraduate dello Ied Milano, che con MarcabyBolognaFiere ha attivato una serie di iniziative. Innanzitutto il 16 gennaio, durante, il Salone, si terrà il convegno dal titolo “Il packaging e l’innovazione: metodi, marche, mercati”. “In questa occasione – spiega il professore – ci rivolgeremo direttamente ai copacker, che stanno percorrendo le nuove strade dell’innovazione e diventando sempre più protagonisti, quando si parla di confezionamento, specie se legato al branding”. Oltre al Premio, sempre legato al packaging, che farà emergere durante la fiera le soluzioni più innovative, lo Ied sta collaborando con MarcabyBolognaFiere per l’attivazione, nel prossimo anno accademico, di un corso di alta formazione dedicato ai progettisti e professionisti del packaging, per aiutarli a gestire correttamente le procedure richieste dall’innovazione continua del settore.

Volendo definire le direttrici lungo le quali si sta muovendo il mondo del packaging, Branzaglia definisce alcuni elementi da osservare con particolare attenzione: “Oggi il copacker è diventato un anello sostanziale della catena del packaging, chiamato a governare l’innovazione; diventato interlocutore attivo della grande distribuzione, è sollecitato anche ad agire direttamente sul mercato. Ciò significa che, al suo interno, deve essere in grado di sistematizzare la propria capacità tecnologica e che deve assolutamente essere in grado di lavorare su design e branding”.

MarcabyBolognaFiere, in questo contesto, è il luogo nel quale davvero la filiera si dipana e ogni interlocutore può dialogare con gli altri, oltre che riconoscere-identificare il sistema che lo governa. Altro tema cogente per il packaging è quello della sostenibilità: “Finalmente reale e non più declamata, penso alla diminuzione degli ingombri, agli imballaggi secondari, alle soluzioni di smart packaging, al sottovuoto”.

Il mercato è tale per cui oggi, tra i copacker, emergono professionisti che, come anticipato, iniziano ad associare alle competenze tecniche anche un’attenzione al design, sempre con l’obiettivo di cavalcare l’innovazione continua richiesta dal mercato e dal consumatore. “Questo spostamento si nota in maniera concreta anche agli eventi come MarcabyBolognaFiere, e indica un momento di passaggio: le aziende tecniche sono alla ricerca di procedure espressamente dedicate al design che completino la strategia industriale”.

Branzaglia non manca di fornire uno sguardo oltre i confini italiani: “Rispetto ai Paesi europei siamo, a livello di packaging, avanti per molti aspetti: penso alla competenza tecnica, che tutti ci invidiano, o alla biodiversità dei nostri prodotti, che ci spinge a trovare una quantità infinita di soluzioni. Siamo però, contestualmente, meno attenti al rapporto tra packaging primario e secondario, e anche all’usabilità degli oggetti, in riferimento a target di consumatori – come gli anziani – i cui bisogni devono diventare primari, nell’agenda dell’innovazione”.

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