Affitto temporaneo: “Non chiamatelo più extra-alberghiero”

Di ricettività in appartamento ("temporary home") rilanciata a Milano da Expo, si parla domani nel 1° Forum sul tema: un'occasione importante per fare il punto su un settore in crescita, in attesa dei decreti attuativi della legge regionale (87/2015)

Il fenomeno dell'affitto temporaneo ("temporary home") e/o breve ad uso turistico di case private o ricettività in appartamento (una fetta del settore extra-alberghiero, che, con Expo a Milano è cresciuta del 20%) si lega a diversi fattori come la sharing economy, la diffusione della tecnologia e un quadro legislativo incerto, assai diverso da regione a regione. A Milano sono 13.000 i cittadini trasformatisi in host, ovvero in ospiti che affittano a turisti stanze e case private. Concedere il proprio appartamento in affitto ai turisti Expo è stato per molti milanesi un'ottima alternativa alla crisi immobiliare. Fino ad oggi non è stato possibile un censimento ufficiale delle strutture abitative disponibili perché mancava una normativa.

Il problema del sommerso

Secondo l'Osservatorio di Rescasa Lombardia- Associazione lombarda residence e appartamenti turistici, presieduta da Raffaele Paletti, solo rispetto alle 60 strutture associate, pari a 3.500 appartamenti, il comparto 'Case appartamento vacanza con licenza d'esercizio' (Cav) conta complessivamente 450 unità abitative, e il sommerso, ovvero le case di privati cittadini che in città affittano senza partita Iva, sarebbe, da una recente valutazione, di 8.600 unità. Quindi i numeri del Temporaryhome sono complessivamente ben più alti rispetto agli appartamenti registrati. Basta pensare che a livello nazionale il principale portale di intermediazione conta 87.000 offerte.

All'estero l'ospitalità in case private piace a 1 turista su 4, in Italia il fenomeno è emerso negli ultimi mesi, creando di fatto una competitività rispetto ad alberghi e residence che, senza regolamentazione, rischiava di diventare sleale, oltre a creare problemi di sicurezza a operatori e utenti.

In attesa dei decreti attuativi

Regione Lombardia è intervenuta con la nuova legge 87/2015 sulle “politiche regionali in materia di turismo ed attrattività del territorio lombardo”, ma mancano ancora i decreti attuativi, che andranno a determinare regole, adempimenti ed obblighi dei vari operatori della ricettività turistica.

Il convegno di domani a Palazzo Castiglioni (Mi-C.so Venezia) nella sede di Confcommercio promosso da Rescasa Lombardia e organizzato con Anbba-Associazione nazionale bed &breakfast , ha l'obiettivo di fare il punto della situazione in armonia con le esigenze del legislatore. Per la prima volta si confrontano direttamente gli stati generali della ricettività turistica proprio al fine di elaborare le principali linee guida di attuazione della recente normativa.

 

 

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