Alcolici e vini contraffatti ci costano 162 milioni l’anno

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Pari al 2,7% del mercato complessivo italiano. Questi i dati dell’ultimo studio Euipo, che forniscono un quadro sulla contraffazione del comparto in Ue.

Nel complesso, i settori dei vini e degli alcolici nel nostro Paese perdono annualmente 162 milioni di euro a causa delle produzioni contraffatte, ossia il 2,7 % del mercato totale. Nello specifico, parliamo di 78 milioni di mancate vendite per gli alcolici e di 83 milioni per il comparto vinicolo, cui si aggiungono 18 milioni di euro in mancate accise e la perdita diretta e indiretta di migliaia di posti di lavoro.

A tracciare questo scenario è il nuovo studio dell’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (Euipo), che stima come il fenomeno illegale costi alle imprese dell’Ue 1,3 miliardi di euro l’anno, con perdita del 4,4% delle vendite legittime di alcolici e del 2,3% di quelle dei vini. Considerando gli effetti a catena, inoltre, si contano un totale di 18.500 mancate assunzioni per il mercato comunitario, di cui 8.600 nel settore agricolo e 1.300 in quello alimentare.

I Paesi più colpiti. In testa per vendite perse negli alcolici c’è la Spagna con 173 milioni di euro, seguita da Francia (100 milioni) e Germania (81 milioni), mentre l’Italia si attesta in quarta posizione prima della Polonia (59 milioni). Se si guarda invece al comparto vinicolo, il nostro Paese ottiene la medaglia d’argento, secondo solo alla Spagna (90 milioni).

“Le conclusioni che abbiamo tratto dallo studio sono volte ad assistere i responsabili delle politiche nella risposta ai problemi causati dalla contraffazione in questo settore cruciale dell’economia”, sottolinea il direttore esecutivo dell’Euipo António Campinos.

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