Alimentare italiano: le dinamiche di crescita dal 2007

Secondo una ricerca di Università Cattolica Milano e Fiere di Parma dedicata all’analisi delle performance delle imprese del settore alimentare italiano c’è una correlazione positiva tra dimensione e redditività. Oggetto della ricerca sono le 448 imprese (società di capitale) di dimensioni maggiori del settore alimentare, per un totale di 57 miliardi di fatturato aggregato su 133 miliardi complessivi. L'analisi verte sui dati di bilancio nel periodo 2007-2013.

  • La correlazione positiva tra dimensione e redditività è stata riscontrata in particolare nei settori Pasta, Dairy, Snack e Acqua/bevande, quasi che il maggior potere di mercato delle grandi imprese lì possa fare la differenza.
  • Non vi è, invece, una correlazione significativa tra dimensione e crescita. In altri termini, non può affermarsi in maniera statisticamente fondata che siano le grandi o le piccole imprese ad avere tassi di crescita superiori. Fanno eccezione a questo dato i comparti Olio e Conserve, nei quali sono state le imprese di minori dimensioni a crescere maggiormente nel periodo in esame.
  • La crescita è correlata negativamente alla redditività (soprattutto nei comparti Dairy e Snack). Esiste in altri termini un trade-off: l’aumento dei ricavi tende ad accompagnarsi a una “contropartita”, in termini di minore redditività. Fa eccezione il comparto dei Salumi.
  • La crescita è correlata positivamente alla posizione finanziaria netta soprattutto nel comparto Snack.
  • L’internazionalizzazione si conferma una vocazione ‘storica’ per le imprese alimentari italiane: oltre il 70% delle imprese è presente nei mercati esteri da oltre 15 anni. I mercati europei (Francia, Germania, Regno Unito) sono considerati particolarmente strategici oggi per l’impresa.

Tabella02

Ricavi: Il settore nel suo complesso è cresciuto a un tasso annuo medio del 3,87%. Il confronto tra i singoli comparti e il dato medio mostra, tuttavia, realtà molto differenziate tra loro. Carni, Condimenti, Dairy, Gastronomia, Pasta mostrano i tassi di crescita più elevati. Anche l’andamento dei ricavi nel tempo conferma la diversità delle traiettorie di crescita tra i settori: accanto a settori come Carni e Dairy che mostrano un trend relativamente costante di crescita, ve ne sono altri (Acqua e bevande, Snack, Olio) nei quali l’andamento nel tempo è più irregolare.

Tabella01

Redditività: Ancora una volta, realtà piuttosto differenti. In alcuni comparti (Carni, Salumi, Olio), la maturità del business e/o la forte competizione sul prezzo deprime in modo significativo i margini aziendali. L’andamento nel tempo mostra che, accanto a comparti con una redditività sostanzialmente stabile come Condimenti e Gastronomia (entrambi oscillanti tra 10 e 12%), ve ne sono altri – Dairy e Salumi – nei quali la riduzione dei margini appare strutturale.

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