Arriva il videogioco per migliorare la diversity in azienda

Si chiama Diversity@Work ed è un videogioco pensato per portare in azienda una maggiore sensibilità verso la diversity (etnica, sessuale, di genere, età...) attraverso la gamification. Non si tratta di un test, un assessment o una valutazione: l'obiettivo del game è quello di far emergere le dinamiche discriminatorie implicite e favorire l’adozione di comportamenti inclusivi.

A lanciare questo progetto in Italia la startup italiana Work Wide Women, la cui Ceo e co-fondatrice Linda Serra spiega:

L’inclusione è un percorso imprescindibile per ogni realtà che intende crescere e rappresenta una vera e propria innovazione culturale, e come tale va accompagnata con strumenti adatti. La dimensione dell’Applied Game (videogame educativo) è adatta per astrarre determinate situazioni e riproporle in un ambiente neutro e non giudicante. In questo modo, è più semplice far emergere tutte quelle circostanze che, se gestite in modo costruttivo e positivo, rappresentano sempre un arricchimento della persona, come singolo individuo e come membro di un team di lavoro.

Come funziona
In Diversity@Work viene garantito l’anonimato di chi gioca, proprio per assicurare l’autenticità delle risposte, perciò i valori che vengono forniti all’azienda sono dati aggregati. Le mini storie rappresentate nel gioco sono tratte da casi reali, le scelte sono molto semplificate e funzionano su una logica binaria, che apre a situazioni diverse. Si misura l’impatto dei comportamenti e della comunicazione sul sistema a 4 livelli, dove le metriche ‘Management’, ‘Leadership’, ‘Clima’, ‘Team Skills’ evidenziano come ciascuna risposta modifichi l’ambiente in cui il giocatore agisce in quel momento. Le variazioni non sono tutte dello stesso segno, completamente positive o negative.

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