Assolatte, Pecorino: a rischio il mercato Usa

In arrivo dazi aggiuntivi su prodotti europei causa disputa Usa-Ue sugli aiuti di stato al settore aeronautico. Coinvolti i formaggi italiani

Alcuni giorni fa l’Office of United States Trade Representative ha diffuso una lista di prodotti europei che potrebbero essere soggetti a dazi aggiuntivi a seguito della disputa Usa-Ue sugli aiuti di stato al settore aeronautico.

Nella lista sono presenti –tra gli altri– burro, yogurt e alcuni formaggi. Da una prima analisi Assolatte, sembra che i formaggi italiani coinvolti siano i Pecorini, l’Asiago, la Fontina e il Taleggio, oltre ad alcuni formaggi freschi e fusi. Ancora non si conosce l’entità dei dazi che gli Usa intenderebbero applicare e che entrerebbero in vigore in estate.

Mentre l’Unione europea sta definendo una reazione ai dazi Usa, che potrebbe raggiungere i 20 miliardi di dollari (il doppio di quelli previsti dall’amministrazione Trump, con il pericolo di una guerra commerciale senza precedenti), Assolatte ricorda che ad oggi l’Italia è il primo paese al mondo per export caseario verso gli Usa, terza destinazione in valore delle nostre esportazioni casearie. Le imprese italiane esportano negli Stati Uniti più di 30.000 tonnellate di formaggi, circa un terzo dell’export extra Ue, per un controvalore che supera i 270 milioni di euro.

Per alcuni formaggi inoltre, sottolinea Assolatte, questa destinazione rappresenta un mercato fondamentale. È il caso del Pecorino Romano che trova negli Usa il suo primo sbocco, con due terzi dell’export. Mentre per Grana padano e Parmigiano Reggiano gli Usa sono il secondo paese per importanza, dopo la Germania.

Un rallentamento dei flussi verso gli Usa avrebbe ripercussioni gravissime sul settore lattiero caseario nazionale; Assolatte sta lavorando ad un dossier che quantifica i danni per il settore.

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