Barilla e Casalasco, al via la rotazione del pomodoro

Filiera – Un’intesa di filiera: grazie alla programmazione pluriennale si avvia sui campi una rotazione colturale vantaggiosa per gli agricoltori, per una maggiore produttività dei terreni

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Barilla ha annunciato la firma di un accordo orizzontale con il Consorzio Casalasco del Pomodoro. L’alleanza strategica nasce da una partnership di lungo corso tra le due realtà, incentrata su sviluppo, produzione e confezionamento di prodotti derivati del pomodoro.
Essa prevede ora una maggiore interazione tra i partner di filiera. “L’accordo in qualche modo conferma e ratifica una collaborazione avviata e fondata sulla condivisione di valori e obiettivi comuni, seppur nella diversità dei ruoli del nostro consorzio e di una grande azienda come Barilla”, ci conferma Costantino Vaia, Direttore Generale del Consorzio Casalasco del Pomodoro. Al centro è il modello dell’agricoltura sostenibile, sia delle imprese del consorzio – che sono certificate secondo i più elevati standard italiani ed europei e aderiscono a protocolli volontari come il Global Gapo e a network come la SAI Platform – sia di Barilla che, grazie al progetto denominato appunto “Agricoltura Sostenibile” e al “Decalogo per la Coltivazione Sostenibile del Grano Duro di Qualità”, ha reso più efficienti le pratiche colturali e minimizzato le sue emissioni inquinanti.

Nel dettaglio, l’iniziativa congiunta si basa principalmente sulla rotazione delle colture, cioè sull’avvicendamento tra diverse specie vegetali sugli stessi appezzamenti di terra; una pratica di lavorazione in grado di incrementare la redditività delle imprese agricole, e quindi il ritorno economico degli agricoltori. E al contempo ottimizzare l’utilizzo delle risorse naturali e dei fertilizzanti, tutelando il territorio. Il frutto di questo lavoro comune è rappresentato da prodotti sicuri e di origine certa, nati da una best practice da comunicare che potrà dare ancora più valore al cibo made in Italy.

L’Expo 2015 Del resto, a testimoniare che è questo è il futuro dell’agricoltura è il fatto che, proprio in questa direzione e attorno ai temi della nutrizione e della sostenibilità, si incentrerà il dibattito di Expo Milano 2015. “Anche se non esiste un legame diretto tra Expo e questo accordo, che è il punto d’arrivo di anni di partnership, sicuramente esiste una continuità almeno sul piano dei contenuti. In un certo senso, stiamo tracciando un percorso in direzione di un chiaro impegno allo sviluppo di un sistema di cooperazione etico e sinergico per il miglioramento degli standard ambientali, sociali ed economici. Un approccio senz’altro pionieristico nel mercato italiano e che rappresenta per noi un vero e proprio elemento distintivo”, conclude Vaia.

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