Benetton torna all’utile e alle origini

Benetton_Treviso-Pza-Indipendenza-13-1024x683Alle spalle la fase di appiattimento, l’azienda trevigiana guidata da Marco Airoldi – da un anno e mezzo amministratore delegato di Benetton Group - torna a crescere in linea con il piano di rilancio. L’utile potrebbe essere già in vista per il 2016 e di questo passo, per il 2017 Benetton Group dovrebbe raggiungere una marginalità riscontrabile con le aziende di pari livello. Il piano di evoluzione e l’implementazione di un modello manageriale, voluto dalla famiglia, sono in grado di garantire successo almeno per i prossimi 50 anni.

Nell’ottica di una semplificazione, da Benetton Group sono state scorporate la parte immobiliare (che si è accollata il debito) e la parte industriale (Olimpias). Ridotto il numero di negozi (ad oggi ne restano 500 in gestione diretta e 4.500 in mano a terzi), di marchi (restano nel Gruppo soltanto United Colors e Sisley) e il numero dei paesi (almeno 40 quelli tagliati). E non è dato sapere se la produzione potrebbe tornare in Italia. La spinta a questo cambiamento irreversibile ha preso il via con Alessandro Benetton nel 2012. Oggi l’azienda è nelle mani di un pool di manager cui va riconosciuto il merito di aver implementato un sistema di logistica all’avanguardia, il Control Tower End-to-End Supply Chain Visibility”, realizzato da Tesisquare, che consente un controllo della supply chain da un unico punto di visibilità, integrando la prospettiva a monte (fornitori) con quella a valle, rappresentata da clienti e punti di vendita. E di ridurre i tempi dall’ideazione di una collezione alla messa in vendita sul mercato ad appena sei mesi come nel caso delle ultime capsule collection.

La fase di rilancio necessaria per cercare nuovi soci una volta terminato l’assestamento, è nel vivo. Con “A Collection Of Us”, la nuova collezione di United Colors of Benetton in quattro capsule collection,  il brand rilancia l’essenza del suo DNA, la maglieria, colorata e di qualità, che non esclude una fascia di prezzo più alta. Sarà una collezione che segnerà una svolta, così come il nuovo format già implementato in una settantina di negozi in Italia e nel mondo: “on canvas”, che richiama l’idea di un telaio mobile. I primi risultati sono già apprezzabili: punte del 20% in più di vendite rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, e talvolta anche di più, come nel caso dello store di Piazza Indipendenza a Treviso.

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