Biraghi, nuova generazione, nuovi risultati

L’assemblea dei soci di Biraghi ha ufficializzato l’ingresso in cda delle future leve destinate a garantire la continuità familiare: Daniela e Monica Bianco, figlie di Anna Biraghi, sorella di Bruno e con lui attuale titolare di Biraghi Spa

La terza generazione Biraghi, che è una delle più importanti industrie di trasformazione casearia del Piemonte, entra nel consiglio di amministrazione dell’azienda di Cavallermaggiore (Cn). La notizia è contestuale al rilascio dei risultati di bilancio 2017, fra i quali spicca un fatturato incrementale dell'11% che porta la cifra complessiva a 130 milioni di euro.

L’assemblea dei soci ha ufficializzato l’ingresso in cda delle future leve destinate a garantire la continuità familiare: Daniela e Monica Bianco, figlie di Anna Biraghi, sorella di Bruno e con lui attuale titolare di Biraghi SpA. Entrano nel cda anche i due massimi dirigenti dell’azienda, Manuel Porta, direttore generale, e Claudio Testa, direttore marketing e strategie commerciali.

I nuovi ingressi affiancheranno dal prossimo esercizio gli attuali membri del consiglio: Anna e Bruno Biraghi, Fabrizio Giuggia e Giorgio Boglione.

"La nostra azienda si è sviluppata negli anni fino a ricoprire un ruolo di primaria importanza nel suo comparto -commentano Anna e Bruno Biraghi-. Una realtà di queste dimensioni richiede oggi che alla gestione strettamente familiare si affianchino manager di altissimo livello, cresciuti al nostro interno e legati profondamente all’azienda. Le famiglie di Monica e Daniela sono destinate a dare continuità al lavoro svolto fin qui da noi e già attendiamo con piacere l’ingresso della quarta generazione, oramai prossima alla conclusione del percorso di studi".

Fondata nel 1934, Biraghi raccoglie e lavora quotidianamente circa 425.000 litri di latte redistribuendo ogni anno oltre 60 milioni di euro alle aziende agricole nelle zone di Torino e Cuneo per l’acquisto del latte. Negli stabilimenti di Cavallermaggiore avvengono tutti i processi di raccolta e lavorazione del latte destinati alla produzione di formaggi e prodotti lattiero caseari senza conservanti: circa 310.000 forme di Gran Biraghi l’anno e 200.000 forme di gorgonzola dop, oltre a ricotta e burro.

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