Creare una piattaforma globale per tutti gli operatori del farmaco con il paziente al centro è l’obiettivo principale di Walgreens Boots Alliance che a Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa italiana, ha presentato i piani di sviluppo in Italia.
A fare gli onori di casa Ornella Barra, co-chief operating officer del gruppo, che ha parlato della volontà di portare nel nostro Paese un modello specifico di farmacia per il nostro mercato, riadattato al consumatore italiano.
“Boots è un modello di farmacia unico e in continua evoluzione -ha spiegato Ornella Barra- che si adatta ai diversi Paesi in cui è presente e ha solide radici nella vendita di farmaci e nella salute. Dal 2014 fa parte di Walgreens Boots Alliance che conta oltre 415mila dipendenti in 4 continenti, di cui 95mila professionisti specializzati nella somministrazione di servizi sanitari, per la maggior parte farmacisti. All’interno dei negozi Boots, la salute viene sempre prima della bellezza. Il business nel tempo si è evoluto ma lo sguardo più importante rimane sempre quello del farmacista”.
Al momento a Milano sono 4 le farmacie Boots presenti ma presto ne apriranno altre, non solo in città, ha rivelato Barra, sostenendo che saranno molte le opportunità occupazionali per gli oltre 8.500 farmacisti italiani presenti sul territorio nazionale.
Da farmacista ritengo le farmacie italiane siano tra le meglio attrezzate e più capillari in Europa.
"È un patrimonio che i farmacisti devono difendere adeguandolo ai tempi -prosegue Ornella Barra-. Bisogna investire e far evolvere il ruolo della farmacia ricordando che anche le farmacie del centro città, e non solo le rurali, sono a rischio finanziario. Aprirsi a investitori esteri non significa depauperare il sistema Paese. Confido nella capacità politica di saper cogliere l’opportunità di attrarre capitali dall’estero per rilanciare l’Italia.
"Integrare le farmacie Boots nel mercato italiano della farmacia, finora a conduzione familiare -conclude la manager- è una grande novità perché porta innovazione di cui possono beneficiare tutti gli attori della filiera del farmaco, soprattutto i pazienti”, conclude Ornella Barra
