I top 50 marchi italiani di food, fashion e furniture

Secondo la ricerca di Icm Advisors sono questi i campioni di performance tra i 30 e 300 milioni di fatturato che trainano tre settori d’eccellenza made in Italy. Al vertice player come Balocco, Diadora, Divella, Eataly, Garofalo e Venchi,

23 brand dell’alimentare, 18 brand della moda e 9 brand dell’arredamento, per un totale di 50 marchi top-performer italiani che nel complesso valgono 1,6 miliardi di euro. Al vertice dell’indagine promossa da Lc Publishing Group, e realizzata da Icm Advisors, figurano nomi come Artemide, Balocco, Diadora, Divella, Eataly, Herno, La Sportiva, Maina, Moleskine, Mutti, Pastificio Garofalo, Poltrone e Sofà e Venchi, .

La selezione nei tre settori distintivi del made in Italy è stata effettuata su un campione di 1.100 aziende italiane con fatturato compreso tra i 30 e i 300 milioni di euro (sono dunque esclusi i super big). A fare da criterio valori economici come la crescita e la redditività, ma anche la forza e il potenziale sviluppo del marchio.

Il valore dei brand rappresenta un patrimonio aziendale molto rilevante sia dal punto di vista strategico sia finanziario. Infatti il brand rappresenta dal 50% al 70% del valore totale degli asset immateriali che per le aziende dei settori 3F è oltre il 40% del loro valore di mercato.
- Aldo Scaringella, Ceo e fondatore di Lc Publishing Group -

Vediamo ora chi sono i migliori per settore:

food_marchi_brand

fashion

forniture

Parliamo di una rosa di 50 player con fatturato complessivo pari a 4,4 miliardi di euro, che si inseriscono in un contesto di complessivo andamento migliorativo per i comparti fashion, food e forniture. Nello specifico:

  • L’industria alimentare, dopo un biennio stazionario, raggiunge un fatturato pari a 134 miliardi di euro, con aumento dell’1,5% rispetto al 2015.
  • Il sistema moda italiano con 52,6 miliardi di fatturato registra una crescita dell’1,1%. Un trend in leggera flessione rispetto a quella dell’anno precedente (+2.7%) da imputare alle turbolenze in termini di politica economica a livello internazionale che hanno avuto effetto sull’export.
  • Il macro sistema arredo  ha chiuso il 2015 con un fatturato pari a 18,1 miliardi, +2% rispetto all’anno precedente.

I tre driver delle performance secondo lo studio?

  1. Posizionamento premium/lusso ed export accoppiata vincente
  2. Valore aggiunto di prodotto
  3. Mix di comunicazione/sponsorship/sostenibilità

Per approfondimenti sulla metodologia di ricerca si rimanda al sito di Icm Advisors.

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