Oltre alla messa in mobilità di 620 addetti, Carrefour cancella l'integrativo firmato l'anno scorso, vanificando, secondo i sindacati di riferimento, tutti gli sforzi compiuti per coniugare flessibilità e produttività con mantenimento dei posti di lavoro.

L'annuncio di Carrefour Italia di non rinnovare il contratto integrativo complica una vicenda sindacale già di per sé preoccupante, visto che l'azienda distributiva prevede 620 esuberi su una forza lavoro complessiva di circa 19.000 dipendenti, nonostante un buon aumento del fatturato nel 2016. L'integrativo Carrefour rientra nella contrattazione integrativa privata stipulata nel 2016, in assenza di una cornice contrattuale nazionale che Federdistribuzione non ha ancora rinnovato, rompendo il tavolo con le organizzazioni sindacali nel 2015.
La procedura di mobilità è stata avviata per i 620 addetti di 32 ipermercati: per l'esattezza, 239 persone nei 21 ipermercati sofferenti in Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Campania e Lazio; 111 dei 2 punti di vendita in via di cessione in Piemonte; e 270 dei 9 ipermercati in contratto di solidarietà in Lombardia, Veneto, Piemonte, Toscana, Lazio e Marche.

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