Cncc Awards 2015, i migliori progetti

Fra i superpremiati nell'edizione n. 13 del Cncc Marketing Awards: Le Due Torri Shopping Center, Carosello (che porta a casa due premi), Le Piramidi, Proxima. Alcuni giudizi sulle iniziative

Ecco i superpremiati nell'edizione n. 13 del Cncc Marketing Awards: Le Due Torri Shopping Center, Carosello (che porta a casa due premi), Le Piramidi, Proxima. Scusate lo stile telegrafico, ma mi preme solo comunicare la notizia aggiungendo, di mio, un commento (assolutamente disinteressato e soggettivo, quindi discutibile) e un voto (stelle) da 1 a 5.

Le Due Torri Shopping Center mette al centro i disabili

stelle: 4

Per 5 giorni gli operatori del centro commerciale Le Due Torri, sono stati affiancati nel lavoro da persone con disabilità intellettive che hanno così potuto svolgere attività per loro impensabili nella quotidianità. Tutto ciò che contribuisce a ridurre i muri tra noi cosiddetti normali (ma spesso emotivamente e culturalmente più disabili dei veri disabili) e, come si dice con falso eufemismo, i "diversamente abili" o gli "ipo-dotati" (in vari campi, s'intende) è ben apprezzato. Perciò diamo 4 stelle.  Non 5 perché siamo comunque nel mainstream.

 

#caroselfie con Carosello

stelle: 3,5

Carosello è uno di quei centri commerciali che fanno scuola, soprattutto nel marketing innovativo basato sui nuovi supporti mobili di comunicazione attraverso i social network. Nel 2015 il centro commerciale di Carugate ha puntato su instagram attraverso i selfie. Con minieventi organizzati sui social, ha trasformato i clienti e i visitatori in testimonial, raccogliendo più di 10.000 follower e più di 60.000 like.

Giudizio: ok, anche se non è il massimo dell'originalità

Due Cuori e un Carosello

stelle: 5

Carosello bissa con il premio per un'iniziativa originale: il primo matrimonio in Italia nato, organizzato e celebrato all’interno di un centro commerciale; cioè nel luogo più improbabile nel quale uno possa incontrare l'anima gemella (evento peraltro statisticamente prossimo a zero anche nelle hight street soprattutto italiane).

Il percorso dei due sposi è stato raccontato tramite un reality ad hoc in 10 puntate e la notizia è stata riportata da tutti i media nazionali. Gli operatori del centro, ossia i commessi, hanno messo a disposizione i loro prodotti. Diventerà una moda?

Giudizio: il massimo per l'originalità e per la fantasia soprattutto di chi decidesse,  su base stavolta ultronea, di sposarsi davvero in un centro commerciale...

Le Piramidi Writers Show

stelle: 5

Per il restyling delle parti esterne, il centro commerciale Le Piramidi ha scelto i writers attraverso l’associazione Leos, che ha selezionato 7 wall painter italiani di fama internazionale. Ogni artista aveva a disposizione un portale del centro da personalizzare. Libertà totale (così è stato detto) a livello creativo e di espressione. Il centro Le Piramidi ha raggiunto diversi obiettivi: riqualificare la struttura dell’edificio, creare spunti di dialogo tra centro commerciale e tessuto urbano circostante, dare voce a nuovi modi di fruire l’arte. Il Comune di Vicenza seguirà l’esempio del Centro Acquisti Le Piramidi realizzando un progetto di riqualificazione urbana, con artisti del mondo della street art).

Giudizio: non abbiamo ancora le foto né abbiamo visto i risultati, ma diamo 5 per l'originalità, considerando che il graffito e la street art sono davvero un'arte (purché in mano a talenti, e non ai soliti imbrattatori urbani).

Rap'N' Scholl

stelle: 4

Rap’N’School è un progetto di Proxima realizzato in collaborazione con il centro commerciale Primavera e CBRE. Rivolto agli studenti delle scuole secondarie di Roma e a tutti gli aspiranti ballerini, amanti del rap e dell’hip hop: per dare loro la possibilità di realizzare un sogno: realizzare un cd e un videoclip con la collaborazione di G-Max e Daniele “Benji” Benati.

Il cd è stato donato a 10 istituti  e il ricavato utilizzato per le loro opere di autosostentamento. Il videoclip di lancio in meno di 45 minuti ha avuto 21.000 visualizzazioni.

Giudizio: a chi scrive piace molto il rap (il genere testualmente e contenutisticamente più vicino alla poesia dopo il cantautorato degli anni d'oro), ma sta diventando una moda come i selfie: le mode e i talent show non giovano allo spirito underground e anticonformista dei rapper.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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