Comuni Virtuosi a Starbucks: no alle tazze usa e getta in Italia

TAKEACTION | Dall'associazione un appello green (sottoscritto anche da Greenpeace e Wwf) che invita la catena statunitense a sbarcare nel nostro Paese con una nuova rivoluzione verde e sostenibile

In vista della prima apertura italiana di Starbucks, che debutterà a Milano il prossimo settembre, l’Associazione Comuni Virtuosi coglie l'attesissimo evento per lanciare un messaggio green e responsabile. In una lettera inviata a Howard Schultz, direttore esecutivo dimissionario della catena, si chiede infatti di:

"Dare il via ad una rivoluzione verde di Starbucks, a partire dallo store di Milano, eliminando l’uso di tazze e bicchieri usa e getta. Un’azienda che conta 28 mila negozi presenti in 77 Paesi ed è frequentata ogni giorno da milioni di persone ha un enorme potenziale per fare la differenza e dare un’importante contributo per fermare la crescente marea di rifiuti da consumo usa e getta".

Un appello che è stato sottoscritto e supportato anche da partner nazionali e internazionali quali Greenpeace, Wwf, Zero Waste Italy, Zero Waste Europe e Reloop.

Le associazioni esprimono inoltre apprezzamento per gli sforzi di Starbucks sul piano della sostenibilità, attraverso la promozione della sua tazza riutilizzabile da passeggio, il disincentivo all’utilizzo della tazza monouso con un addebito di 5 penny applicato in alcune caffetterie di Londra, e per le importanti risorse finanziarie stanziate nel progetto NextGen Cup Challenge per sviluppare tazze usa e getta che possono essere riciclate o compostate.

Il punto, però, è che “il perseguimento di una politica aziendale principalmente volta al riciclo – invece che al riutilizzo- non elimina il consumo di materie prime, non evita impatti ambientali come la produzione di scarti ed emissioni e neppure i costi di gestione dei rifiuti che ricadono sui governi locali”.

Nella lettera viene richiamato anche il caso della catena britannica Boston Tea Party, che a partire da giugno 2018 ha eliminato tazze e bicchieri usa e getta nei suoi negozi, confermando la fattibilità di un passaggio a contenitori riutilizzabili.

La missiva si conclude con un riferimento al sindaco di Milano Giuseppe Sala, perché “voglia farsi portatore del nostro appello con la sua giunta, nell’interesse dei suoi concittadini e del decoro urbano della città”.

Un appello che invita a una vera e propria #TAKEACTION, aprendo anche a un'occasione di marketing sociale e d'implementazione d'immagine importante per il debutto proprio nel mercato dove il caffè è identità culturale.

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