Dal tour operator fino al dentista quanto piace il low cost di qualità

Consumi – Cambio di abitudini in atto fra i consumatori dopo l’austerità nata con le ristrettezze del 2008. (Da MARK UP 189)

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1.
Servizi via web e network di professionisti abbattono i costi garantendo prestazioni elevate
2. Cresce il mercato delle tariffe contenute
3. Esigenze di un consumatore ancora stordito dalla crisi

Le aziende che offrono beni e servizi low cost hanno ampi spazi per collocarsi, con la giusta offerta, sul mercato. È quanto emerge dal rapporto annuale 2010 di Assolowcost. Per la stagione in corso si prevede una crescita del low cost in tutte le sue declinazioni. Ne beneficiano le aziende in grado di dimostrare di sapersi reinventare e di proporre soluzioni migliorate, proprio perché i consumatori a queste più si affezioneranno. Fa da traino al loro business, oltre al mutato indirizzo dei clienti, anche un nuovo sentire che si sta diffondendo, che induce i consumatori, specie i più giovani e dinamici, a considerare il low cost un vero stile di vita, oltre che momento di aggregazione. E nulla vieta di abbinare un prodotto di fascia top con uno very low: frutto, questo, della contaminazione tra gli stili divenuta ormai prassi, a partire dall’abbigliamento. La condivisione di informazioni tra persone che fanno esperienza del low cost passa tipicamente attraverso il web, ed è in grado di articolare comunità molto preparate di utenti che si scambiano consigli e commentano quanto provato in prima persona.

Anche i grandi pensano low
Viaggiare low cost non è appannaggio solo di chi a prezzo pieno non viaggerebbe, ma di chi decide, per il proprio hobby-passione, di tentare di risparmiare, o meglio, ottimizzare. Con la crisi ancora presente, le famiglie italiane tendono a diminuire i giorni dedicati alle ferie, e guardano al web per prenotare e organizzare la vacanza in modo più conveniente. I tour operator, osservata la tendenza, si sono attivati per estendere la propria presenza sul web, trasformando per questo canale l’offerta in low cost.
Acquistare pacchetti vacanza online diventa per l’utente conveniente perché il costo non è gravato dall’intermediazione. L’acquisto online garantisce inoltre tempestività nella scelta. La biglietteria aerea è ormai preferita via web e catalizza il 70% delle prenotazioni. I voli low cost - proposti anche dalle compagnie tradizionali - sono oggi appannaggio anche della clientela business. I pacchetti vacanza a medio raggio vengono prenotati in rete: la regola è quella del “low cost value for money”. Le tre esperienze riportate in tabella confermano quanto appena esposto: l’utente può, nella sua navigazione su internet, comparare prezzi competitivi e offerte di operatori dal numero illimitato; trova costi competitivi a fronte di una qualità garantita dal tour operator che sta dietro alla proposta low cost. La tecnologia supporta i passaggi di scelta e disbrigo delle pratiche e relazione con i back office. L’impegnativa voce degli investimenti in comunicazione viene dalle aziende abbattuta grazie alla semplice promozione delle offerte via e-mail o newsletter. Le strutture sono ridotte all’osso, ma paradossalmente l’offerta a disposizione dell’utente che deve scegliere volo, vacanza, pacchetto, è infinita.

Cure dentali, rivoluzione in atto
Idee efficaci per bisogni concreti: il low cost di qualità nel settore sanitario (con tassi di crescita del 100%) risponde a una pressante richiesta dei pazienti, e soprattutto colma quelle lacune ancora esistenti nell’offerta della sanità pubblica.
Cruciale il settore in un prossimo futuro, a causa del progressivo invecchiamento della popolazione e del contestuale impegno nei confronti della prevenzione. A fronte di una scarsa diffusione di programmi di copertura assicurativa, ai pazienti non resta che ingegnarsi, e agli operatori che accogliere questa domanda. Le cure odontoiatriche sono un esempio lampante di trasformazione dell’offerta in ottica low cost di qualità.
Le strutture presentate sono state in grado di collocarsi in una nicchia e di combattere con intelligenza il cosiddetto “turismo dentale”, che conduce i pazienti italiani nei paesi dell’est per cure di basso costo (ma spesso anche di scadente resa). Si tratta di studi medici che hanno fatto tesoro delle esperienze pregresse e hanno unito più professionisti insieme. Ecco così creati network di dentisti che, di elevata qualità (spesso i mentori sono primari ospedalieri), tengono aperta la struttura sei giorni su sette per 10 ore al giorno. Alle spalle un back office in grado di organizzare appuntamenti ed efficientare sale e strumentazioni. La prima visita viene offerta gratuitamente; in alcuni casi il costo è di poco superiore al ticket che il paziente pagherebbe per la visita ospedaliera.
Questo modello, in rapida ascesa, si permette di garantire prezzi chiari e trasparenti; ottimizza le procedure di acquisto dei materiali potendo ottenere sconti grazie ai quantitativi. Soprattutto vive di comunicazione indotta dal passaparola efficace, perché portatore di esperienza di qualità a basso prezzo.

Low cost non è solo basso prezzo
I prodotti e servizi low cost sono caratterizzati da:

  • Prezzo accessibile (attorno al 50%)
  • Modalità distributiva nuova (grande metratura del pdv, vendita non assistita, contatto con i prodotti, ampia gamma, accessibilità delle informazioni via web)
  • Innovazione di prodotto


I numeri del low cost in Italia

67,729 mld di € (+12% rispetto al 2008 a parità di operatori)
Incidenza sul Pil del 4,45%
Per il 2010 si prevede un incremento di fatturato tra il 6 e l’8%
La famiglia che sceglie il low cost risparmia da 1.300 euro a 1.500 euro l’anno

    Allegati

    189-MKLAB-LowCost
    di Elena Giordano / giugno 2010

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