Discount, l’unico canale che tiene e cresce

La tipologia è (dati Nielsen, 1° semestre 2013) l’unica a crescere in valore (3,6%) e in volume (1%) insieme agli specialisti drug (da Markup 225)

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Le vendite al dettaglio nel mercato grocery italiano variano molto in rapporto alle tipologie e ai format. A livello generale, gli ipermercati registrano -0,5% a valore e +0,3% in volume, ma le prestazioni della classe dimensionale 2.500-4.499 mq (+6,3% a valore e +5,9% in volume) sono di ben altro tenore rispetto ai risultati negativi degli ipermercati con superficie >4.500 mq (-2,2% in valore e -2,8% in volume).
Non tenendo conto di queste segmentazioni, il discount è senza dubbio il canale più brillante nel panorama grocery. Con un limite: il discount è cresciuto moltissimo negli ultimi vent'anni, forse anche troppo: nel 1998 i punti di vendita erano 2.430; a luglio 2013 sono 4.695. Ricordiamo che il discount (quello vero) ha fatto il suo esordio in Italia nel 1992 con Lidl.
Dunque, 4.695 discount, 2.900 dei quali riportano a 5 insegne nazionali: Eurospin (oltre 900 esercizi), MD discount (720 filiali), Lidl (560 unità), Tuo (circa 415 esercizi), e Penny Market (310).
Le due più recenti e importanti operazioni registrate sul mercato dei discounter operanti su territorio italiano (cessione di Dico e acquisizione dei discount Lombardini) sono una conferma di una razionalizzazione del mercato anche in un settore che soffre meno rispetto alla Gda.
Lillo-LD (acquisizione da parte di Lillo spa dei discount di Lombardini, insegna LD market) ha posto le premesse per la nascita di un nuovo player nazionale di dimensioni paragonabili a Eurospin e Lidl Italia.
Il deal di Patrizio Podini, presidente di MD Discount, è successivo a quello non meno importante, che ha visto la cessione di Dico (Coop) a gruppo Tuo. Il canale discount non era proprio un'attività marginale per Coop. Con una superficie di vendita complessiva di 147.988 mq superava per dimensione la rete di alcuni importanti poli cooperativi come Coop Lombardia, Coop Liguria, e Unicoop Tirreno. Dico ha fatturato (netto) 454.928 milioni di euro nel 2011 (fonte: R&S-Mediobanca su dati Ancc-Coop).
La produttività Dico (3.150 euro al mq) non era così lontana dalla media nazionale dei discount (4.724 euro/mq, valori 2010). Unicoop Tirreno, solo per citare un gruppo con un perimetro di vendita paragonabile a Dico (147.611 mq), ha una produttività di quasi 7.300 euro al mq. Ma il discount si caratterizza appunto per indici medi di produttività pari alla metà dei superstore e molto più vicini ai supermercati 400-799 mq (4.876 euro).
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Allegati

225_Discount

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