E-commerce cresce a doppia cifra ma con i soliti noti

di Francesco Oldani

Il fenomeno dell’eCommerce in Italia è ben monitorato e fotografato dal Politecnico di Milano e dal consorzio NetComm. Gli ultimi dati previsionali fissano al 17% il tasso di crescita del volume d’affari in Italia nel 2014 rispetto al 2013. Tutto bene quindi? Non proprio.
Sempre secondo lo studio sopraccitato, di tutti gli utenti italiani di internet (circa 38 milioni) solo il 35% circa effettua acquisti. Sul versante commerciale si è affermata da tempo l’attività di infocommerce: il 90% circa dei naviganti si informa in rete prima di effettuare un acquisto.

Il momento di pagare
Chi acquista in rete, lo fa sempre di più. La soddisfazione che regala l’eCommerce è un gettone di fidelizzazione alla modalità che risulta vincente. Tuttavia è importante capire i motivi per cui il rimanente 65% degli internet user non acquista online. Secondo uno studio della Cgia di Mestre la frazione di acquirenti attivi nell’ecommerce è ancora inferiore al 35% stimato dal Politecnico e NetComm e si attesta a un ben più modesto 20%. Il motivo sembra essere insito nella fase di pagamento. In sostanza vi è una ritrosia circa l’uso delle carte e ancora meno predisposizione sull’uso in rete. Prevalentemente si temono furti e truffe per cui le credenziali della carta si tende a non trasmetterle.

Forme_pagamento
Fonte: Netcomm

Abbattere il rischio

La questione è duplice: culturale e tecnologica. La prima si supera nel tempo la seconda ha conosciuto negli ultimi anni avanzamenti decisivi.
Tra gli operatori in grado di assicurare servizi sotto PCI Dss vi è TelecityGroup Italia (www.telecitygroup.it), società che fa parte di TelecityGroup, multinazionale con sede a Londra nonché (come dichiara l'azienda) maggior fornitore europeo di datacenter neutrale dai carrier di telecomunicazioni.

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