E-commerce, vantaggi da pureplayer

Urbanistica, Real Estate & CCI – Il gap nei costi di location tra retailer online e multichannel è di circa 10 punti. I pdv tradizionali potrebbero diventare showroom con ticket d'ingresso (da MARKUP 218)

Per l'articolo completo scaricare il Pdf

Che la sostenibilità economica dei negozi sia un tema di forte attualità lo dimostra l'impegno da parte di Cncc e Confimprese di farne oggetto di specifici incontri tra addetti ai lavori. Il quadro della situazione è ben delineato da Roberto Marchetti, direttore generale Mall System, società di Gruppo Cogest specializzata nella commercializzazione degli spazi all'interno di centri commerciali e retail park: "la crisi ha messo a nudo le emergenze di un sistema già avviato verso trasformazioni profonde. Stretti tra perdita di marginalità e aumento del costo del lavoro, i tenant chiedono una revisione dei costi di location. Le proprietà cercano di proteggere il valore dell'asset, pur iniziando a dimostrare una certa apertura. I gestori puntano sull'ottimizzazione per contenere i costi generali, senza rinunciare alla qualità e al servizio. Mi pare che tutte le parti abbiano fatto dei passi verso il cambiamento, ma è evidente che la quadratura deve venire da uno sforzo comune e da una radicale rilettura del modello di business".

Da negozio a show-room
"L'e-commerce - prosegue Marchetti - descritto a volte come una minaccia, più spesso in termini di opportunità, potrebbe aprire prospettive interessanti. Ha creato un corto circuito consumatore finale-produttore, ma non ha tagliato fuori la distribuzione; al contrario, anche nei mercati più maturi, ha moltiplicato le possibilità di accesso del cliente e iniettato nuova creatività nel marketing dei retailer. Nel medio-lungo termine non vedo il tramonto del negozio fisico, ma una revisione dei concept, con i centri commerciali convertiti in showroom, veri luoghi di sperimentazione per accedere ai quali i clienti saranno magari anche pronti a pagare un biglietto…"
Nell'ambito di questa dinamica commerciale trovano posto le valutazioni di alcuni retailer multichannel su grandi superfici riguardo la profittabilità dell'e-commerce rispetto al retail fisico in termini di costi legati alla location (affitto, spese di gestione, ammortamenti, manutenzioni, energia elettrica).

I consumatori
Nell'on-line dei pureplayer i costi della location vanno dall'1,30% all'1,50% mentre nei click&mortar la forchetta è tra 4% e 11%. "Per noi l'effort rate (affitto + spese di gestione) sul fatturato non dovrebbe superare l'incidenza del 3% - precisa Nicola Conti, direttore immobiliare e sviluppo di Mediamarket - Oggi non è più infrequente che il consumatore provi e scelga il prodotto nel punto di vendita e acquisto online per sfruttare i vantaggi di prezzo che si ottengono sul web. Per evitare che i negozi diventino solo show-room, dovremmo ridurre il gap di prezzo con i pureplayer online, rivedendo assieme ai landlord la struttura di costo di ciascun punto di vendita".
In assenza dei necessari aggiustamenti, se perdurerà il trend attuale dei consumi e delle vendite, non pochi retailer si troveranno nella condizione di dover riconsiderare la propria rete, attraverso la chiusura e/o la rilocalizzazione: "Potrebbe -aggiunge Conti -non risultare più conveniente tenere aperti tutti i punti di vendita non performanti: non escludo quindi che un negozio online possa sostituire bene e convenientemente quel tipo di mercato".
Mediamarket ha due portali di e-commerce: mediaworld.it e saturnonlineshop.it. Il fatturato on line pesa circa il 3% del totale, ancora contenuto rispetto ai ricavi globali dell'azienda.

Allegati

218_Cci-ecommerce_pureplayer

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome