eBay e Confcommercio: accordo per sviluppare l’online

eBay e Confcommercio hanno sottoscritto un accordo che prevede la possibilità per gli associati di Confcommercio di aprire, per sei mesi, gratis un negozio premium. L'obiettivo: ampliare la presenza in rete e sostenere lo sviluppo di questa tipologia di aziende

di Leo Sorge

eBay (4,5 milioni di acquirenti attivi in Italia e ben 157 milioni nel mondo) e Confcommercio con i suoi 700 mila associati hanno sottoscritto un accordo, che prevede una serie d’iniziative di formazione (nuove o da incrementare) per traghettare in Rete le moltissime aziende ancora incerte. L'accordo prevede una convenzione di 6 mesi gratis per la presenza di un negozio premium, che successivamente viene a costare 33,91 euro al mese.
“Chi apre un negozio su eBay non deve affrontare nessun problema relativo al sito web o alle app per vendere sulle varie piattaforme mobili”, ha detto Claudio Raimondi, General Manager di eBay Italia, che quest'anno festeggia venti anni di attività.

ebay“L’84% delle aziende fallite lo scorso anno non aveva una presenza in Rete -ha raccontato Alessandro Micheli, Presidente nazionale Giovani imprenditori di Confcommercio, citando dati Agid-. Per questo stiamo aumentando i servizi agli associati, entrando anche nei processi interni all’azienda.

Tra le iniziative congiunte, le due realtà hanno organizzato un roadshow sull’e-commerce: prima tappa a Trieste (13 ottobre), quindi a Ferrara (14 novembre).

I dati dell’e-commerce italiano parlano sempre di un 4% di fatturato complessivo, con una crescita del 15% in valore per il 2015. Nel confronto internazionale, gli attuali numeri italiani restano ancora sconfortanti, ma ancor di più lo sono le giustificazioni addotte da chi non vende su Internet. Un’indagine Tns sulle Pmi che non vendono online, commissionata da eBay in occasione dell’accordo con Confcommercio, fotografa nel 2015 una situazione complessa: l’88% degli interpellati ritengono inutile o quasi una presenza online; il 69% non pensa che aumenterebbe il fatturato e il 72% pensa che sia complesso.

Grazie anche ad accordi come questo, speriamo in una brusca sterzata.

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