Ecco come Expo ha cambiato la reputazione dell’Italia

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Il Padiglione Italia ad Expo 2015

L’inaugurazione in casa italiana è stata – come d’uso – a sfondo ipercritico, ma a meno di due settimane dalla chiusura di Expo Milano 2015 il dibattito intorno al grande evento mostra un crescente trend positivo sia a livello domestico che internazionale. Questo quanto rilevato dall’indagine condotta da web-research.it per Aida Partners Ogilvy PR, che ha analizzato a livello semantico, euristico e psicometrico il discorso sull’Esposizione Universale in rete.

sentiment ExpoEcco i principali risultati:

  • In termini globali, infatti, 9 visitatori su 10 hanno espresso valutazioni favorevoli.
  • I commenti in lingua italiana registrano un progressivo miglioramento, passando dal 44% all’83% di giudizi positivi.
  • Tra i visitatori esteri i pareri a favore raggiungono quota 90%.
  • L’interesse internazionale di chi ha scritto nelle altre quattro lingue monitorate (inglese, spagnolo, tedesco e francese) è cresciuto passando dal 20,74% di opinioni a marzo e aprile al 79,26% di luglio e agosto.
  • Tra gli argomenti più trattati nelle conversazioni contenenti riferimenti a Expo 2015 figurano “Viaggio in Italia”, “Made in Italy”, “Città d’arte italiane” e “Milano città della moda”.
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Da sinistra: Alessandro Paciello, Presidente Aida Partners Ogilvy PR; Gianna Paciello, Vice Presidente Aida Partners Ogilvy PR; Marco Delle Donne, Amministratore Delegato Aida Partners Ogilvy PR

Il sentiment che sul web fa oggi da corredo e feedback alla manifestazione risulta conseguentemente d’impatto benefico per il nostro Paese, di cui restituisce un’immagine a valore aggiunto. Si tratta di un lascito immateriale, come sottolineato da Alessandro Paciello, Presidente di Aida Partners Ogilvy PR, ma che “indica chiaramente la direzione da seguire per un pieno rilancio economico e produttivo: l’Italia non deve più smettere di fare l’Italia”.

 

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