eCommerce del vino: un traguardo da 200 mio di euro

vinodi Jessika Pini

L’Italia resta il terzo consumatore di vino al mondo, nonostante sia scesa sotto il 40 litri pro capite. Eppure il canale online fatica a decollare assorbendo solo lo 0,2% delle vendite al consumo, pari a 24 milioni di euro (stime della Kedge Business School). La vendita via internet del vino rappresenta però un’opportunità per gli operatori e nei prossimi cinque anni potrebbe raggiungere un volume d’affari di circa 200 milioni di euro con un Cagr (tasso di crescita annuale composto) del 40%. Questo secondo l’analisi svolta congiuntamente da Svinando Wine Club, 2i3T - Incubatore di imprese e per il trasferimento tecnologico dell’Università degli studi di Torino, Club degli Investitori e Piuvino.it Enoteca online.

Rimane comunque un risultato basso rispetto alla Francia, dove l'eCommerce ha raggiunto 850 milioni di euro e un tasso di penetrazione sul totale retail del 10%. Le ragioni dello scarso sviluppo degli acquisti di vino sul web sono sia di natura generale che legata al comparto e alla merceologia.

vino exportLa maggior parte delle aziende produttrici non dispone di un sito interattivo con funzionalità di vendita online. In più ci sono difficoltà nella gestione della logistica e costi di spedizione elevati rispetto al valore del prodotto. Vendere il vino decontestualizzato pare difficile, per una stessa bottiglia l’appeal a distanza risulta ben diverso dall’appeal in cantina dal produttore oppure in enoteca;

Seppur partendo da questi svantaggi, secondo i promotori della ricerca anche in Italia si potrebbe assistere all’evoluzione del mercato online del vino come avvenuto in Francia, dove dal 2008, si è evidenziato un Cagr del 30%. La crescita avverrà se gli operatori sapranno intercettare i cambiamenti dei consumi, in particolare la richiesta di prodotti artigianali, non facilmente reperibili sui canali tradizionali, l’esigenza di informazioni sui prodotti e una immediata comparabilità dei prezzi, elementi che contraddistinguono e differenziano il commercio elettronico rispetto agli altri canali di vendita.

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