Esame di tedesco per il sistema Italia

IN PRIMO PIANO – Primo mercato di sbocco: molte imprese italiane esportano in Germania e un migliaio vi fattura più di quanto incassa in casa. Imporsi in riva al Reno dà la spinta giusta per l'internazionalizzazione (da MARKUP 210)

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La presenza sul mercato tedesco è una sorta di biglietto d'ingresso per l'internazionalizzazione delle imprese italiane. Con l'acquisto di beni e servizi per 49.348 milioni di euro nel 2011 (+12% rispetto al 2010) e una quota del 13,1% sul totale dell'export nazionale, la Germania si conferma il principale mercato di sbocco per le esportazioni italiane. La prevista crescita della domanda interna tedesca in termini di consumi delle famiglie (1,2%) e di investimenti in beni capitali delle aziende (2%) dovrebbe riflettersi sulle prossime importazioni dall'estero, con un aumento nel secondo semestre 2012 di circa 3 punti. Si tratta di una buona notizia per le migliaia di aziende italiane che vendono in Germania, soprattutto nei settori delle lavorazioni meccaniche e della componentistica (fino a 70.000 secondo Istat). Ma che andrebbero valorizzate meglio anche sul lato dei tradizionali comparti dell'agroalimentare e dei beni di largo consumo.
Per circa 500 di queste imprese, il fatturato che ricavano dal mercato tedesco supera quello realizzato in Italia: si tratta di un risultato non trascurabile, data la condizione di debolezza della situazione di casa. A questo si aggiungono, poi, i vantaggi che derivano dai tempi di pagamento veloci con cui le aziende tedesche saldano le forniture, come pure ulteriori vantaggi collaterali. Secondo Mauro Mulinelli, docente dell'Università di Brescia, essere in grado di imporsi sul mercato tedesco costituisce la giusta piattaforma per chi voglia esportare anche in altri paesi, eventualmente non europei.

Il food
Il flusso di vendite verso il mercato tedesco è fatto anche di prodotti agricoli e della pesca, alimentari e bevande, tessile, abbigliamento e calzature, articoli in gomma e medicali. Fra Italia e Germania esiste una dinamicità imprenditoriale che si riflette sia nelle quote che i singoli occupano sul mercato tedesco sia nella capacità delle aziende italiane di rispondere alle richieste di produzioni specialistiche delle imprese tedesche. Questa condizione di vantaggio si perde, però, nell'abito delle produzioni meno specializzate e del mass market, Qui non aiutano né le piccole dimensioni delle aziende italiane, né i limiti organizzativi che rendono faticoso l'avvicinamento alle grandi catene distributive. È quanto succede nell'agroalimentare, frammentato in una quantità di piccole imprese fortemente inadatte a confrontarsi con una distribuzione ampiamente strutturata.

Prodotti e imprese
L'esportazione di beni e servizi è la principale forma di internazionalizzazione delle imprese. Il passo successivo è la presenza tramite uffici di rappresentanza, filiali commerciali e di assistenza tecnica, proprie o in joint venture. Ma l'Italia vanta in Germania anche investimenti di controllo e partecipazioni societarie in imprese tedesche.

La dolce vita nelle case dei tedeschi
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Allegati

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