Expo 2015: il futuro del cibo è nel bene comune

Secondo il 62% degli italiani la direzione del futuro del cibo va scelta dai cittadini, una decisione che per i russi spetta invece al mercato e per i tedeschi all’industria. Queste alcuni dei risultati del sondaggio effettuato da Doxa discussi nel corso dell’incontro Il futuro del cibo, bene comune, organizzato da Coop Italia ad Expo 2015.
Se pure si rilevano differenze di visione all’interno degli 8 Paesi coinvolti dall’indagine, ovvero Italia, Germania, Regno Unito, Usa, Russia, India, Cina e Brasile, il tratto unificante per tutti i territori (56%) è la richiesta di alimenti buoni e sicuri, che devono democraticamente essere disponibili per tutti.
Nello specifico, il 41% dei consumatori del Belpaese non si aspetta cambiamenti sostanziali per il comparto food e ben il 70% mostra di temere sopra ogni altra cosa la manipolazione.
Rilevata anche a livello trasversale una certa predisposizione nei confronti del cibo etnico e soprattutto alternativo, con l’80% disponibile a consumare alimenti come alghe e insetti. Una percentuale che in Italia resta però sotto la media.

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