Farmo: “Così facciamo innovazione nel senza glutine”

Investire in asset immateriali rende necessariamente le imprese più competitive? Le imprese che hanno maggiori investimenti intangibili presentano migliori performance?

A detta di Farmo parrebbe di sì. “Investiamo ogni anno il 6% dei nostri ricavi in Ricerca & Sviluppo per Innovare il settore del gluten free. Sono soldi ben spesi se pensiamo che il 50% dei prodotti oggi esistenti, solo 3 anni fa non c’erano.” A dichiararlo è Remo Giai, presidente di Farmo, intervenuto alla tavola rotonda promossa da Intesa San Paolo sul tema investimenti immateriali e competitività delle imprese.

“Il nostro è un settore specifico dove non bastano materie prime eccellenti, ma servono macchine e tecnologie all’avanguardia nonché competenze elevate -prosegue Giai; si consideri che noi dobbiamo tecnicamente sostituire il glutine, che ha una funzione di legante, non con additivi, bensì attraverso trattamenti fisici (quali ad esempio utilizzo del vapore o trattamenti sotto vuoto spinto) che richiedono una grande expertise dei processi di trasformazione”.

Ricerca e sviluppo quindi, ma anche know-how specialistico ed expertise, due dei fattori fondamentali per accrescere la competitività e che hanno portato Farmo a crescere esponenzialmente e divenire in pochi anni un big player sul mercato italiano ed internazionale, con un fatturato di 18 milioni di euro e prospettive di sviluppo importanti, soprattutto nei mercati esteri, a partire dal nordamericano.

Un business in espansione che ha vissuto un’evoluzione considerevole: si pensi che l’azienda si è inizialmente proposta al mercato con l’obiettivo di offrire prodotti adatti alle persone intolleranti al glutine; seguendo e a volte anticipando il cambiamento delle abitudini alimentari e degli stili di vita, l’offerta si è trasformata in offerta salutistica buona per tutti: in una gamma che comprende non più prodotti solo senza glutine, bensì prodotti di alti valori nutrizionali (ricchi di proteine, fibre e a basso indice glicemico).

E in questo senso il mercato Usa è un mercato molto ricettivo e che fa da traino a quello più tradizionale europeo. Solo per fare qualche esempio pratico, oggi sono disponibili a scaffale degli Spaghetti di Lenticchie gialle perfettamente al dente e con il 25% di proteine, oppure sgranocchiare dei Thins, sottili cracker prodotti con farine di mandorle a basso indice glicemico.

“Presto sarà operativa la Gluten Free Academy -conclude Giai- un’istituzione che nasce con l'obiettivo di proporsi come Centro di Sviluppo, Formazione e Comunicazione, rivolto a università, ai partners industriali e commerciali, le istituzioni finanziarie che ci accompagnano nello sviluppo, le associazioni dei consumatori ed i consumatori stessi”.

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