I dati Istat di settembre 2017 (vendite in valore) sono positivi per tutte le superfici di vendita, e in particolare per distribuzione moderna (+5,6%). Secondo il presidente di Federdistribuzione, Giovanni Cobolli Gigli, l'incremento è frutto delle politiche messe in campo dalle imprese distributive

Secondo i dati Istat, relativi a settembre 2017, le vendite al dettaglio (valore) sono aumentate del +3,4% rispetto allo stesso mese 2016, con alimentare a +4,4% e il non-food a +2,8%. Da inizio anno, l’Istat evidenzia variazioni positive nell'ordine dei 40 punti base (+0,4%) incrementali a valore, con corrispettivo decremento di 20 bp (-0,2%) a volume.
"Il dato di settembre 2017 è il più alto registrato negli ultimi anni –dichiara Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione–. Tuttavia, pur riconoscendo questo segnale positivo, occorre restare cauti perché, nell’arco dell’intero anno, la dinamica delle vendite ha seguito un andamento altalenante. Questo dato di crescita, comune sia al settore alimentare sia a quello non alimentare, si associa a un ritorno del clima di fiducia dei consumatori, in incremento sia a settembre che a ottobre, e ciò costituisce un ulteriore motivo per far ipotizzare una più solida ripresa dei consumi".

Cobolli-Gigli-Federdistribuzione
Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione

"Nel mese di settembre 2017 gli indicatori sono positivi per tutte le superfici di vendita –continua Cobolli Gigli– in particolare per la distribuzione moderna organizzata che fa segnare un +5,6%: un incremento frutto delle politiche messe in campo dalle imprese distributive che da un lato hanno conservato la propria vocazione di tutela del potere d’acquisto, ma dall’altro sono state capaci di cogliere i nuovi bisogni dei consumatori, adattando le proprie politiche assortimentali e commerciali ottenendo una buona risposta da parte dei clienti".

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