Ferrero, il packaging è la nuova sfida

Guidata dalla ‘strategia 5 R’ il colosso dolciario di Alba sta rivedendo e riprogettando imballaggi per garantire migliore circolarità. Con l’uso di materiali derivanti da fonti rinnovabili

La plastica e più in generale le sfide legate agli imballaggi sono stati al centro della tavola rotonda svoltasi a Milano per la presentazione del IX rapporto di responsabilità sociale d’impresa del gruppo Ferrero.
Paola Avogadro, Ferrero Global Packaging Design manager, ha raccontato le sfide e l'approccio utilizzato da Ferrero nel ridisegnare o nel concepire ex novo i propri imballaggi. La direzione dell'azienda si fonda sulla cosiddetta 'strategia 5R' sugli imballaggi, che si basa sul riciclo, sulla rimozione, ad esempio, del materiale in esubero e di qualunque elemento di overpackaging, sulla riduzione dell’utilizzo di materiali, attraverso l’alleggerimento e l’ottimizzazione del design, sul riutilizzo, con l’implementazione di soluzioni che possono essere reintrodotte nel ciclo produttivo e riutilizzate per lo stesso scopo per cui sono state progettate, e sulla rinnovabilità, con l’uso di materiali derivanti da fonti rinnovabili.

I dati presentati dimostrano l'efficacia dello sforzo dell'azienda: 6.500 ton risparmiate di plastica rigida nelle confezioni Estathè, delle praline e dei tappi di Nutella. Il 90% di materiale degli imballi non a diretto contatto col prodotto è di materiale riciclato, con un risparmio di altre 10.000 tonnelleate di materiale vergine in 5 anni

“Da anni usiamo diversi materiali selezionati per le loro caratteristiche specifiche in funzione del singolo prodotto -ha spiegato Avogadro-. Su un totale utilizzo di packaging di circa 430.000 tonnellate, il 40% è vetro completamente riciclabile, il 40% è carta e cartone da filiera certificata, anch’esso completamente riciclabile, ed il restante 20% è plastica. Stiamo rivedendo e riprogettando alcuni imballi in modo da garantire una migliore circolarità, ma lo vogliamo fare bene, partendo da dati scientifici, analizzando le diverse opzioni e sperimentando la reale riciclabilità tramite studi pilota condotti presso impianti di riciclo".

"Anche il tema del riutilizzo fa parte del nostro Dna. Il bicchiere Nutella - ha concluso Avogadro - è la dimostrazione che un riutilizzo alternativo è possibile e rappresenta un passo importante in direzione di una maggiore circolarità degli imballi. Abbiamo tutti in casa una collezione di bicchieri Nutella"

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