Findomestic: dalla Lombardia segnali di ripresa nei consumi di beni durevoli

Dalla Lombardia arrivano timidi segnali positivi sul fronte dei consumi di beni durevoli: nel 2014 è stata tra le poche regioni italiane a mostrare un cambiamento di segno nell’andamento del PIL e quella caratterizzata dall’aumento più rilevante. A fronte di una media nazionale dello 0,7%, il reddito per abitante nella regione è aumentato dello 0,9%, analogamente a quanto registrato in Piemonte e Liguria. È quanto emerge dalla ventunesima edizione dell’Osservatorio di Findomestic Banca sul consumo di beni durevoli in Lombardia presentato oggi a Milano.

Crescita della spesa complessiva
Nel 2014, oltre al reddito pro capite, è cresciuta anche la spesa complessiva per l’acquisto di beni durevoli: la regione ha sperimentato un aumento del 3%, 0,6 punti percentuali più dell’Italia. I comparti di spesa legati alla mobilità hanno presentato la dinamica più vivace: 5,1% hanno totalizzato i motoveicoli, 4,9% le auto usate, 4,4% quelle nuove. Più disomogeneo è stato l’andamento dei beni per la casa, contraddistinti da una flessione nell’elettronica di consumo e nell’information technology (-4% entrambe) e da un aumento negli elettrodomestici (3,1%) e nei mobili (1,8%).

I settori di spesa
Auto e moto - Le auto nuove vedono le vendite toccare i 2.870 milioni € (+4,4% sull’anno precedente). Per quelle usate la spesa è stata pari a 3.028 milioni, in crescita del 4,9% sul 2013.
Per i motoveicoli il 2014 è stato un anno positivo, in Lombardia come nel resto del Paese: in regione le vendite sono salite di 5,1 punti, attestandosi a 239 milioni. Il dato italiano è inferiore: la crescita è stata del 2,7%.
Mobili - I lombardi nel 2014 hanno speso 2.692 milioni € per acquistare mobili e complementi di arredo. Anche in questo caso, è andata meglio in Lombardia (+1,8%) rispetto al resto del Paese (1,5%).
Elettrodomestici ed elettronica di consumo - Nel settore degli elettrodomestici la spesa regionale è salita del 3,1%, si è infatti attestata a quota 837 milioni €. Anche in Italia il trend è positivo con una crescita di 1,1 punti percentuali. L’elettronica di consumo, invece, ha perso il 4,0% dei volumi di vendita rispetto al 2013. In termini assoluti si è passati da 483 a 464 milioni €. E’ andata peggio a livello nazionale: -6,3%.
Prodotti Informatici - La spesa di questo comparto è stata pari a 405 milioni € e ha fatto segnare una flessione del 4,0%, contro il +3,1% medio nazionale.

durevoli bisA Milano i redditi pro capite più alti
La differenza di reddito pro capite nelle diverse province lombarde è ancora molto alta, e non solo per i 27.317 € di Milano che distanzia Sondrio, seconda provincia con 19.932 €. Infatti Lodi, la provincia con il reddito più basso, si attesta a 14.684 €, un valore largamente inferiore alla media Paese di 17.875 €. In questo contesto anche Como registra dati inferiori alla media (16.258 €), con Brescia (16.916 €), Lecco (17.143 €), Varese (17.289 €), Bergamo (17.393 €) e Mantova (17.648 €). Sopra la media invece, Cremona, con 18.231 € e Pavia 17.926 €.

I canali di vendita
“Il costante aumento dell’incidenza dell’ecommerce sugli acquisti degli italiani di beni e servizi sta interessando anche il comparto dei beni durevoli –spiega a Mark Up Claudio Bardazzi, responsabile Osservatorio Findomestic-. Oggi anche i mobili si comprano online ed il 33% degli italiani si dichiara pronto ad acquistare l’auto interamente online. A questo si aggiunge un 59% di consumatori favorevole alla sinergia tra fisico e virtuale”.

I 30enni di oggi e quelli di 30 anni fa
In occasione del trentesimo compleanno di Findomestic l’azienda ha analizzato e messo a confronto comportamenti d’acquisto e valori dei 30enni di oggi e dei 30enni di 30 anni fa. Come è facilmente intuibile, si tratta di due universi distanti e distinti: nati e cresciuti in una realtà in espansione, i sessantenni odierni aspiravano a diventare “qualcuno”, tramite percorsi di vita stabili e tappe pianificate. I giovani di oggi vivono invece in una condizione di costante cambiamento, senza possibilità e prospettive di sviluppo, e sono costretti a fenomeni di adattamento continui.

budget mensile

I giovani di oggi vedono le spese per trasporti incidere maggiormente sui loro budget, trent’anni fa era il mutuo. Seguono per i trentenni di oggi le spese per un eventuale mutuo o affitto e, quindi, quelle per il cellulare e le ricariche/internet. I giovani di oggi cercano acquisti facili da fare, leggeri da mantenere e semplici da restituire e le formule di consumo che sono compatibili con questo tipo di fruizione sono le formule low cost, l’e commerce e la sharing economy.

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