Fivi al Vinitaly: sette proposte contro la burocrazia

115 Vignaioli Fivi con la stessa maglietta, riuniti sotto l'hashtag #fiVINOburocrazia. È successo a Vinitaly, allo stand della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti. L'occasione è stata quella del lancio del rinnovato dossier burocrazia, ideato per alleggerire il peso degli adempimenti e riportare la vigna al centro del lavoro dei vignaioli.

In sintesi, le sette richieste sono le seguenti:
1. Sicurezza sul lavoro: è necessario che a condurre i corsi relativi all’uso in sicurezza di dotazioni meccaniche (trattrici in primis) sia personale con esperienza pratica.
2. Vinacce e fecce utilizzate agronomicamente: Fivi chiede con urgenza che venga posto rimedio al vuoto normativo che di fatto ne impedisce l’utilizzo come fertilizzante.
3. Registri telematici: l'associazione rinnova la richiesta di rendere obbligatorio il SIAN solo quando dimostrerà un funzionamento stabile e affidabile e che sia facoltativo per i piccoli produttori.
4. Controlli e condivisione delle informazioni fra gli enti preposti: Fivi richiede che le informazioni derivanti da visite ispettive di qualsivoglia ente o autorità sia condivisa per via telematica.
5. Spedizioni e documenti di accompagnamento: la richiesta è di aumentare fino a 240 bottiglie il limite per le spedizioni a privati e di prevedere nello sviluppo del registro telematico sul SIAN una funzione che provveda il produttore viticolo di documento Intrastat.
6 Commissioni di degustazione: rinnovata la richiesta di ammettere produttori ammessi a far parte nelle commissioni delle DOC e DOCG.
7. Protezione e monitoraggio dei vigneti: proposta la creazione e l’implementazione del monitoraggio della vulnerabilità al rame e agli altri elementi utilizzati nella difesa attiva che si accumulano nel suolo.

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