Fondo Mercury (Conad-Cattolica) libera risorse per lo sviluppo

Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad, e Giovan Battista Mazzucchelli, amministratore delegato di Cattolica spiegano il nuovo Fondo immobiliare Mercury

Oggi a Palazzo Mezzanotte, in Piazza degli Affari a Milano, Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad, e Giovan Battista Mazzucchelli, ad di Cattolica Assicurazioni, hanno spiegato dettagli e obiettivi del nuovo fondo immobiliare privato costituito dalle tre cooperative del mondo Conad (Conad del Tirreno, Conad Centro Nord, Conad Adriatico), insieme a Cattolica, che è anche l'azionista principale con il 51%.
Pochi i dettagli tecnici sul fondo dichiarati in conferenza stampa (come la redditività netta o il Nav, che d'altronde, essendo un fondo privato e non quotato, è un dato non obbligatorio), ma Francesco Pugliese è stato molto preciso sui numeri che riguardano Conad, soprattutto quelli che ne quantificano le dimensioni da second-leader nazionale: gli immobili valgono 1,7 miliardi di euro su un patrimonio totale di 2,1 miliardi, e gli immobili sono i punti di vendita, "un patrimonio non solo immobiliare ma di valore umano e culturale -aggiunge molto bene Pugliese- che nessun tycoon dell'eCommerce potrà distruggere, visto che nell'alimentare, soprattutto in Italia, non vedo futuro al di fuori dei negozi fisici".
Parentesi. L'affermazione di Pugliese è condivisibile, e cade in un momento particolarmente delicato per il commercio in senso stretto e per il côté immobiliare che ne è storico e tradizionale culla-ricettacolo, minacciato dall'avanzare delle vendite a distanza (eCommerce). Il successo (più incrementale che assoluto: nel food siamo allo "0 virgola qualcosina", ha ricordato Pugliese) del non-store retailing pone, seppure indirettamente e a lungo termine, serie problematiche anche sul valore degli immobili destinati alle vendite al dettaglio: ma, appunto, i negozi non sono un mero punto di transazione, ma un luogo nel senso più vitale, artistico e sociale del termine. E questa sarà forse la loro salvezza.
Pugliese ha infatti aggiunto che lo sviluppo di Conad non implica solo aprire nuovi pdv, ma riqualificare e ristrutturare l'esistente. "La creazione di un fondo immobiliare risponde soprattutto a logiche tutt'altro che speculative -precisa Pugliese- e supporta il piano di sviluppo per il quale prevediamo 293 milioni di euro nei prossimi 3 anni".

Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad, e Giovan Battista Mazzucchelli, amministratore delegato di Cattolica spiegano il nuovo Fondo immobiliare Mercury
Francesco Pugliese (a sin.), amministratore delegato di Conad, e Giovan Battista Mazzucchelli, amministratore delegato di Cattolica, spiegano il nuovo Fondo immobiliare Mercury

Il fondo Mercury (durata 20 anni) è finanziato al 55% (165 milioni) con debito bancario ipotecario a 10 anni equamente diviso tra Banca Imi (Gruppo Intesa) e Unicredit. Il restante 45% (135 milioni) è il capitale sociale versato dai due azionisti.
Mazzucchelli ha rievocato alcune tappe storiche (e dolorose) di Cattolica, una compagnia assicurativa con un marchio importante, ma che stava per scomparire dal mercato.
"Cattolica ha un patrimonio immobiliare che vale circa 920 milioni di euro. Nel 2016 ha fatto investimenti per 167 milioni con redditività netta annua intorno al 6%. Ci sono possibili sinergie tra noi e Conad anche sul probabile versante retail: considerando che noi abbiamo 3,6 milioni di assicurati e Conad 8 milioni di clienti fedeli, potete immaginarvi gli spazi di collaborazione reciproca".

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