Formazione e internazionalizzazione sono correlate

Bruno Busacca, Direttore della Sda
Bruno Busacca, Direttore della Sda

La sfida è rappresentata dalla Brand Academy, il progetto nato per valorizzare il patrimonio culturale e produttivo del nostro paese, e quindi economico. “Si evolvono, crescono e investono in formazione quelle aziende che hanno già una prospettiva internazionale, sul fronte delle piccole e medie imprese le difficoltà si accentuano, su questo punto cruciale dobbiamo dare dei segnali importanti”, sostiene Bruno Busacca, Direttore della Sda da circa un anno e mezzo.

Avete una strategia per convincere le piccole e medie imprese a investire in formazione?
È un lavoro delicato è difficile, le Pmi vanno aiutate e accompagnate nei loro processi di crescita. Per questo abbiamo delle piattaforme chiamate "Knowledge Center", proprio con l'obiettivo di sviluppare e sostenere l'imprenditorialità, l'innovazione e lo sviluppo la diffusione di conoscenze e competenze di management. Sono centri di know how che partendo dalla ricerca hanno l’obiettivo di applicarla alle competenze di management settoriale, promuovere il confronto e l’interazione tra la faculty SDA Bocconi, le business community settoriali in Italia e all’estero, gli studenti in corso, gli Alumni Bocconi e la comunità milanese allargata.

Per chi sono e a quali settori si rivolgono questi centri di competenza?
Ne abbiamo attivati quattro: per i settori del Fashion & Luxury, Food & Beverage, Sport, Imprenditorialità e Crescita. All’interno si può scegliere la formazione che si vuole, su misura, open, o si possono seguire dei master. E’ l’azienda o il lavoratore che decide. Negli ultimi tempi il neo manager, il responsabile di settore o il dirigente finanzia la propria formazione, che un tempo era di solito a carico dell’azienda.

Chi sono i vostri clienti, i corsi si rivolgono più alle persone o aziende?
Per i corsi Open, l’obiettivo è formare chi poi si vuole specializzare o fare carriera in azienda. Per esempio i nostri corsi di general management, per 40% sono rivolti alla popolazione dei talenti, quindi della fascia dai 28 ai 30 anni, con almeno tre anni di esperienza. E poi nei corsi funzionali, su tematiche relative a: change management, sales management, finance for non finance, project management, people management, leadership, market access sono frequentati anche dai senior, cambiano le modalità e i tempi di erogazione.

Siete leader nei programmi custom, tagliati su misura rispetto ai bisogni aziendali, chi li frequenta?
Sono veri e propri "abiti sartoriali", disegnati di volta in volta sulla base di fabbisogni specifici, ci capita spesso di seguire tutto un processo specifico, con un inizio e una fine, sino al raggiungimento dell’obiettivo.

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