Green headquarter: architettura sostenibile risorsa delle aziende

Strategie verdi – Imprese al via nel processo di apertura culturale dove l’impegno è un vantaggio competitivo. (Da MARK UP 177)

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1.
Migliorare gli edifici rappresenta un primo passo di benessere ambientale

Dopo l'analisi realizzata sui green store (si veda marzo 2009, alle pagg. 52-53), MARK UP sposta l'attenzione sugli headquarter andando a verificare se anche le sedi aziendali possono professarsi verdi tanto quanto i punti di vendita. Alla spiccata sensibilità manifestata dai retailer a tutte le tematiche che coinvolgono gli aspetti ambientali e sostenibili, abbiamo voluto verificare, infatti, se si contrappone un maggior interesse delle aziende a voler comunicare la propria anima ecocompatibile partendo dalle fondamenta, ovvero dagli edifici e le strutture che le ospitano. Ne esce un quadro interessante dove l'impegno non viene il più delle volte esplicitamente comunicato quasi a voler sottolineare un senso di pudore e riservatezza che evidenzia quanto le imprese, pur attive in questo ambito, non ritengano necessario rendere note le loro iniziative. Una mancata comunicazione evidenziata anche dalla poca conoscenza dei consumatori sulla sostenibilità ambientale nutrita dalle imprese: secondo una ricerca Henkel, condotta da Target Research, il 32% degli italiani ritiene di conoscere le aziende sostenibili contro un 68% che, viceversa, ne ignora l'identità verde.

Apertura culturale

Le imprese sembrano, dunque, aver avviato un processo di apertura culturale per mezzo del quale mostrano di avere piena consapevolezza dell'importanza del tema ambientale. Non dimenticando quanto sia strategicamente rilevante in qualità di vantaggio competitivo, le società si impegnano sempre più nel raggiungere gradi di eticità concreti che le possano rendere maggiormente appetibili agli occhi dei consumatori, ma altresì artefici di un futuro sostenibile e consapevole. Del resto è il mercato che lo chiede: solo il 3% dei consumatori interpellati da una ricerca di Arthur D. Little non ritiene importante l'impegno di un'azienda nella sostenibilità ambientale. È tangibile, dunque, l'aspettativa che i consumatori italiani ripongono nell'operato delle imprese che, forti di questo sentiment, indirizzano le proprie attenzioni ad articolati programmi di relazioni e sviluppo sostenibile nel bene della società e del proprio business. Fra i temi trattati, la tracciabilità del prodotto, la riduzione delle emissioni di CO2 nella produzione industriale, la sicurezza sul lavoro, la collaborazione con organizzazioni onlus ecc. risultano essere i contenuti più gettonati ai quali si va ad aggiungere un'attenzione particolare nella realizzazione o ristrutturazione di edifici nel segno dell'ecocompatibilità.

Una tendenza in crescita

Migliorare l'efficienza degli edifici commerciali può rappresentare un primo step per il raggiungimento di costruzioni a emissioni zero. Di certo un'impresa che si professa sostenibile non può esimersi dall'ideare o rivedere l'architettura del proprio headquarter abbracciando principi di edilizia sostenibile. Nulla di obbligatorio, naturalmente, anche se in alcuni Stati l'introduzione di codici che regolamentano la sostenibilità dei fabbricati sta cominciando a prendere vita. In California si sta introducendo, per esempio, un regolamento che obbliga le nuove costruzioni, sia residenziali sia commerciali, ad allinearsi ai requisiti dei sistemi di certificazione Leed e Green Point Rated Standard con un risparmio di 60.000 t di CO2. Un'operazione che si rivela di grande importanza anche dal punto di vista economico in quanto l'efficienza energetica è sinonimo di risparmio monetario oltre che di miglioramento ambientale. Un altro paese in profumo di edilizia ecologica è la Gran Bretagna il cui governo vuole adottare nuove priorità in fase di progettazione portando tutti gli edifici a emissioni zero entro il 2016.

Un caso italiano

Fra le tante eccellenze italiane presenti in molti settori, anche nel nostro paese vi sono delle realtà eco-friendly che hanno saputo coniugare l'attenzione all'ambiente con il proprio business. A Conegliano (Tv) è sorta, per esempio, la nuova sede della società Savno (Servizi ambientali Veneto nord orientale) completamente costruita con materiali provenienti dalla raccolta differenziata. L'edificio si basa, infatti, su criteri di bioarchitettura annoverando per la sua realizzazione composti riciclati e riciclabili al 100%. Su 600 mq sono stati applicati fondamenti ecologici ed ecocompatibili quali, per esempio, strutture portanti in acciaio riciclato e riciclabile, fogli di poliestere riciclato da recupero di bottiglie in Pet provenienti dalla raccolta differenziata per l'isolamento termo-acustico, pannelli in legno-cemento realizzati dagli scarti delle segherie e cemento, infissi in alluminio riciclato, isolamento dei pavimenti in fibra di cellulosa prodotta con i quotidiani o i tappi di sughero riciclati. Inoltre sono stati implementati un impianto geotermico, uno fotovoltaico oltre a un sistema di raccolta di acqua piovana. E, per ridurre ulteriormente l'impatto termico e ambientale, è stato realizzato sul tetto un giardino pensile.

Poca conoscenza

32% gli italiani che conoscono
le aziende sostenibili


Fonte: Henkel-Target Research

Più

  • Programmi sostenibili più articolati che includono anche gli edifici

Meno

  • I consumatori non sono a conoscenza dell'interezza dei programmi sostenibili delle imprese


Scaricare la versione Pdf per la tabella con il dettaglio degli accorgimenti ecosostenibili intrapresi da 14 aziende, in Italia e nel resto del mondo.

Allegati

177-MKLAB-GreenHQ
di Anna Bertolini / maggio 2009

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