Growth Summit Italia 2014: l’Europa è un’opportunità

Si è svolta il 2 dicembre a Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana, la terza edizione del Growth Summit Italia 2014, un evento promosso da AICEO, Associazione Italiana fondata nel luglio 2011 e costituita da circa 90 Chief Executive Officers di aziende italiane e straniere
Al centro del summit “Il contributo del CEO alla Creazione del Valore” e le leve a disposizione del CEO per generare, all’interno della propria azienda, e più in generale per il Paese, crescita e valore sostenibili nel medio-lungo termine.
L’incontro è stato occasione di riflessione riguardo le principali variabili che impattano sulla crescita sostenibile e sui principali benefici che tali leve, se opportunamente gestite, possono generare. Sono state inoltre elaborate alcune proposte per le istituzioni, in grado di supportare le aziende nella massimizzazione dei benefici derivanti da un appropriato ed efficace utilizzo di questi strumenti. Tra i protagonisti del confronto Elena David, presidente AICEO e AD UNA Hotels&Resorts e Donato Iacovone, Vicepresidente AICEO e CEO EY Italia.

Le parole dei protagonisti
Elena David, Amministratore Delegato di UNA Hotels e Presidente di Aiceo: “Il contesto economico complesso nel quale operiamo rende sempre più difficile il ruolo del CEO, che da un lato deve attuare politiche di corto respiro atte a fronteggiare la crisi con misure spesso fondate sul saving ma contemporaneamente deve assecondare e ove possibile anticipare il cambiamento nei modelli di consumo e quindi di business; il tutto avendo come principale obiettivo quello di rispondere positivamente all'attesa dei sempre più numerosi stakeholder spesso finalizzata ai risultati di breve termine.

Donato Iacovone, Amministratore Delegato di EY in Italia e Vice Presidente di Aiceo: “Il 45% degli executive a livello globale vede nell’Europa la destinazione preferita nei prossimi anni per gli investimenti in innovazione, ricerca e sviluppo. E’ una grande opportunità per le imprese italiane ma per far sì che, in questo caso, Europa significhi anche Italia occorre gioco di squadra tra chi guida le istituzioni e chi guida le imprese del Paese. Come CEO alle istituzioni chiediamo molto, con forza e tutti i giorni: riforme, maggiore semplificazione e minore tassazione. Ma guardiamo anche dentro le nostre imprese e ci siamo confrontati per individuare le leve su cui occorre puntare per tornare a crescere. Tutto ci dice che le aziende italiane devono mirare a un posizionamento “premium”, puntando sull’innovazione, investendo nei talenti e valorizzando il posizionamento dei brand sui mercati internazionali.”

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