Guglielmo Vaccaro: “Apripista? Intesa Princes-Coldiretti una fuga in avanti”

Il neo presidente della OI Pomodoro da industria Centro-Sud Italia interviene sull’accordo di filiera nel pomodoro: l'intesa tra Princes e Coldiretti – spiega Vaccaro – è un’esercitazione interessante sul piano culturale ma non rilevante su quello formale

Guglielmo Vaccaro intende riportare la palla al centro. “C’è stata una superficialità figlia della novità. Gli attori non hanno ancora messo a fuoco quello che hanno istituito. Quando ci saranno le regole non ci saranno più fughe in avanti”. Sull’accordo di filiera siglato lo scorso 12 febbraio tra Princes e Coldiretti  interviene Guglielmo Vaccaro, neo presidente della Organizzazione interprofessionale del pomodoro da industria del bacino Centro Sud Italia. Si veda anche quanto scritto da Fresh Point Magazine.

Le regole sono affidate dalla normativa comunitaria e nazionale alla Oi

“L’accordo tra Princes e Coldiretti -spiega Vaccaro– è un’esercitazione interessante sul piano culturale. Ma non rilevante su quello formale. Le regole sono affidate dalla normativa comunitaria e nazionale alla OI. Che poi ci sia una disponibilità ad autoregolamentarsi da parte di un pezzo del sistema è comprensibile.  C’è stata una sovrapposizione di attività che va riportata al sistema. Io stesso ho detto a Gianmarco Laviola, Ad di Princess Industrie Alimentari, che sarebbe stato utile che lui fosse intervenuto all’interno del coordinamento il giorno 12 febbraio e avesse dato notizia di questo protocollo che la Princes autonomamente e legittimamente ha sottoscritto”.

Guglielmo Vaccaro, neo presidente della Organizzazione interprofessionale del pomodoro da industria del bacino Centro Sud Italia
Riunione il 19 febbraio

“Abbiamo, pertanto, chiesto all’amministratore di Princes, che è un componente del coordinamento di essere presente il giorno 19 al Gruppo di lavoro che varerà l’accordo quadro da proporre in assemblea il 27. Anche per illustrare i termini e i contenuti di questo protocollo di intesa alle parti.  Valuteremo, punto per punto, quali sono le proposte utili per il sistema ai fini di un’adozione complessava. Se c’è un’aspirazione al superamento del fenomeno del caporalato, è una preoccupazione comune. Con o senza questo protocollo sarebbe stato al centro della nostra attività”.

“A febbraio chiudiamo tutte
le fasi propedeutiche alla piena attività: gli attori non hanno ancora messo a fuoco quello che hanno istituito”

La mossa di Princes ha colto di sorpresa la OI che deve chiudere una serie di fasi procedurali prima della piena attività. “Ho ricevuto il mandato il primo febbraio – ricorda Vaccaro –, l’8 ho incontrato il presidente della OI Pomodoro da Industria Nord Italia, il 12 abbiamo insediato il coordinamento e il 27 febbraio ci sarà assemblea. A febbraio chiudiamo, dunque, tutte le fasi propedeutiche alla piena attività. Che ha bisogno di un accordo quadro distrettuale che disciplini le regole, anche in termini di sanzioni o premialità, e del programma triennale di attività che guiderà il coordinamento. C’è stata una superficialità figlia della novità – sintetizza –: gli attori non hanno ancora messo a fuoco quello che hanno istituito. Quando ci saranno le regole non ci saranno più fughe in avanti”.

Una sede autonoma

Gli associati della Oi Pomodoro da industria Centro-Sud Italia sono costituti per parte agricola da 25 Op e 5 rappresentanze professionali agricole; per parte industriale da 49 aziende, più l’associazione di categoria. La sede legale è a Foggia e quella operativa è nell’Agro Nocerino-Sarnese. “Siamo ospiti della Stazione Sperimentale per l'Industria delle  Conserve Alimentari , ma presto la Oi si doterà di una sede autonoma”  fa sapere il presidente.

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