I 7 futuri trend dei media tra consumo e contenuti

Il panorama mediale sta cambiando. La domanda plasma il tipo di contenuto che viene prodotto, il dove e il quando ha origine il consumo, nonché se valga la pena pagare o meno per accedervi, anche nel caso in cui quest’ultimo non si presenti come gratuito.
Un’indagine dell’agenzia di ricerca 2CV ha portato in luce tramite l’analisi delle risposte di 600 consumatori esperti in materia le prossime tendenze e le sfide a lungo termine che il settore si troverà ad affrontare nei prossimi anni. Ecco quanto emerso per punti chiave.

1. Dittatura del consumatore. Il sostantivo è iperbolico, ma non troppo. Saranno infatti i consumatori a dettare le regole spazio-temporali dell’accesso ai contenuti. Non solo. Saranno sempre loro a decidere quanto pagarli, a partire dall’on-demand e dall’universo dell’entertainment.
Una conseguenza? La richiesta di tecnologia e servizi per poter usufruire di tale accessibilità sarà pressante ed estesa a tutti gli ambiti della quotidianità, compreso il wi-fi per i trasporti. Come ricorda il capo tecnico 2CV Adam Short , “la nostra vita è diventata fluida e versatile, ora ci aspettiamo lo stesso dai nostri media”.

2. Nuovi codici morali. Il possesso del contenuto diventa un fattore opzionale, non più importante come prima. I consumatori andranno verso una crescente preferenza per lo streaming anziché per il download, o comunque per il prodotto fisico. Con la crescente disponibilità e facilità di fruizione direttamente in cloud, i libri, i dvd, i cd o i videogiochi varcheranno sempre meno la soglia di casa.
Una conseguenza? La pirateria è sempre in agguato e viene percepita come un crescente stato di normalità e legalità. Molti ritengono, ad esempio, che aver già pagato il film al cinema una volta sia sufficiente.

3. Abolizione delle barriere. La geografia non influenzerà più l’accesso, che diventa diritto inalienabile. Se il contenuto è disponibile per qualcun altro, il consumatore si sente parte di una minoranza e agisce di conseguenza per usufruirne senza aspettare. L’attesa non è accettabile. Un fan di E-sports su quattro, ad esempio, ha cambiato il proprio indirizzo IP per accedere a contenuti autorizzati solo in altra area geografica.
Una conseguenza? Alcuni network potrebbero decidere di strizzare l’occhio alle audience più impazienti, rilasciando contenuti sempre più quasi simultaneamente su più territori, soprattutto se con la stessa lingua madre.

4. Un’esperienza illimitata. L’aumento della scelta fa aumentare la richiesta di contenuti, che a loro volta stimolano la domanda di varietà in un circolo virtuoso. Alla base qualità e facilità di accesso. Nella battaglia tra Sky e Netflix, ad esempio, benché entrambi garantissero quest’ultimo fattore, il primo ha vinto in termini di qualità percepita.
Una conseguenza? Prima di tutto la necessità di cedere controllo ai consumatori, garantendogli massima scelta. Secondariamente, l’importanza di soddisfare il loro bisogno di esperienze virtuali immersive e coinvolgenti a tutto tondo. Il 49% si aspetta miglioramenti in tal senso dal cinema e il 47% dalla televisione, a livello interattivo.

5. Il dominio dell’autenticità. Le audience si aspettano di diventare parte del processo produttivo ed influenzare sempre di più la cultura mainstream, della quale entrano a far parte. Sulla scia di esempi innovativi in tal senso, i consumatori pretendono ad esempio, a livello di narrazione tv, dei finali di storia soddisfacenti. I media devono inoltre rappresentare in modo reale e veritiero il loro mondo, mantenendosi autentici.
Una conseguenza? La nascita di veri e propri modelli di co-creazione e il crescente successo di canali come YouTube.

6. Riconoscimento della specializzazione. Le aree di nicchia sembrano guadagnare professionalità e gradimento presso vasto pubblico anche qualora non vengano coperte dai media di massa. Un comparto su tutti che ben esemplifica il fenomeno è quello dell’e-sport.
Una conseguenza? Un ritorno del livello micro nel macro e l’intercettazione da parte dei brand della possibilità di introdursi all’interno di nuove passioni e community.

7. Anticipazione dei desideri. I consumatori seguono sempre si più stati d’animo opachi, cercando soluzioni rapide al soddisfacimento di bisogni generici. La personalizzazione e la cura dei contenuti, da proporre in linea con tali esigenze, è fondamentale. È necessario suggerire prodotti mirati e proposti in modo accattivante, o la perdita di attenzione è immediata, proprio perché l’utente non sa ancora cosa vuole.
Una conseguenza? La ricerca a breve scadenza porta a seguire i massimi standard di affidabilità ed eccellenza, scartando tutto ciò che sta sotto. Il divario tra positivo e negativo si fa più netto, giudizi compresi.

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