I department store spingono la svolta sostenibile della moda

Secondo il Global Sustainability Report 2019 presentato da McKinsey, e che ha coinvolto 25 Paesi, nei prossimi cinque anni i direttori acquisti prevedono di far passare la percentuale di acquisti sostenibili dall'attuale 23% al 42%. Un raddoppio che va di pari passo al depennamento da parte di un quarto degli intervistati di alcuni brand per carenza di sostenibilità.

Non solo. Il 70% del campione si dichiara pronto ad accettare prezzi più alti anche del 10% per un capo sostenibile. Una nuova sensibilità accompagnata dalla consapevolezza di dover meglio comunicare questo valore aggiunto in store, a partire da aree dedicate che ad oggi solo il 40% afferma di avere.

Sono numerosi, nel frattempo, i brand del fashion che stanno lanciando o portando avanti iniziative di sostenibilità più o meno sostanziali. La questione, come tratteremo più approfonditamente sul numero di Mark Up di maggio, è infatti complessa e promette di diventare sempre più calda.

Parliamo di un'industria responsabile di importantissimi costi sociali e ambientali ad oggi forse ancora nascosti e non abbastanza sentiti dai consumatori, più attendi a settori come il food. Proprio come per l'alimentare, tuttavia, non è difficile prevedere che una minoranza allargata possa spingere il cambiamento. E come insegna il "tema eCommerce" per le nuove frontiere è meglio attrezzarsi in anticipo.

Sopra un'immagine della campagna Detox lanciata da Greenpeace.

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