I freschi della Gda di Milano – Grandi diversità per la frutta estiva

Articolo pubblicato su MARK UP 98 novembre 2002 – Autonomia: i livelli della qualità tendono verso uno standard medio-basso

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I supermercati sono più competitivi degli ipermercati. A eccezione di Ipercoop

In giugno il comparto dei freschi si arricchisce di prodotti e di colori soprattutto nel reparto ortofrutta. Per questo la comparazione dei prezzi prende in considerazione la frutta di stagione, in cui si sono compresi anche i pomodori. I punti di vendita visitati sono tutti attivi a Milano o negli immediati dintorni e rappresentativi delle insegne più diffuse anche a livello nazionale.
La serie intera dei prodotti considerati (17: 13 sono frutta e 4 pomodori) non era presente in tutte le insegne, in quanto, al momento dell’indagine, qualche frutto stava uscendo di stagione (fragole e ciliegie), mentre altri iniziavano ad apparire (angurie, meloni e alcuni pomodori). Sono stati inoltre rilevati due frutti da coltivazione biologica. Le caratteristiche dei prodotti sono spesso diverse sia come origini sia come pezzature, anche se le indicazioni sono alquanto approssimate (segnalate le origini dei prodotti, ma quasi mai le pezzature). Ogni raffronto, quindi, deve sempre intendersi come indicativo. Laddove erano presenti più varietà di frutta è stato rilevato il prezzo più basso riferito a confezioni di medie dimensioni, escludendo cioè le cassette intere.

La variante. Dalla tabella emergono perciò differenze anche notevoli e nel complesso vedono i supermercati più competitivi degli ipermercati. Infatti 3 ipermercati (Auchan, Carrefour e Iper) vedono prevalere i prezzi più alti su quelli più bassi, mentre il contrario avviene per tutti i supermercati, ai quali si aggiunge Ipercoop. Le offerte speciali non sono prese in considerazione per il raffronto.
Le diverse provenienze e pezzature dei prodotti danno origine a una notevole differenziazione dell’offerta e mostrano, da parte delle varie insegne, la ricerca di indirizzare la propria offerta su valori autonomi. Sussiste però un comune denominatore: la qualità tende verso uno standard medio-basso. Infatti, salvo qualche eccezione, i vari frutti sono presenti quasi sempre con una sola variante, che non è quasi mai la più pregiata; e anche laddove ci sono più possibilità di scelta (come le pesche), essa tende a estendersi verso i prodotti di primo prezzo più che verso l’alto. Anche i prodotti biologici, di cui tanto si parla, sono presenti quasi sempre in misura molto ridotta, quando non assenti del tutto.

Lo sfuso. Quasi dovunque prevale lo sfuso, con la sola eccezione di Esselunga, che presenta tutto preconfezionato tranne i prodotti biologici, che per contro è l’unica a presentarli sfusi. Un’altra caratteristica: gli ipermercati tendono a far pesare lo sfuso direttamente dal loro personale, mentre i supermercati consentono l’autopesatura.

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