I tedeschi (e gli svizzeri) sono al Settimo Cielo

Secondo gli ultimi rumours, ad acquisire il retail park Settimo Cielo di Settimo Torinese per 45 milioni di euro sarebbe Ubs con soldi tedeschi. Il parco commerciale fa parte di uno dei più grandi poli italiani dello shopping

Il retail park Settimo Cielo a Settimo Torinese è stato acquistato, attraverso una società veicolo italiana, da un investitore istituzionale tedesco, non specificato (non esistono al momento comunicati ufficiali nemmeno da parte di Gruppo Cogest che lo gestisce e lo commercializza), ma che possiamo quasi certamente identificare in Union Investment o Allianz, togliendo dal campo delle ipotesi ECE, che ha già realizzato un "deal" in Italia, acquisendo il centro commerciale Megalò pochi anni fa, ed è guidato in Italia da Jerry Boschi, l'ex responsabile sviluppo di Sonae Sierra in Italia. Fra le ultime ipotesi circolate si parla di Ubs come acquirente nominale con soldi però tedeschi.

SettimoCielo-logo def [Convertito]

Il valore della transazione è stimato in 45 milioni di euro. A cedere è  la famiglia torinese dei Boffa, azionista di Gruppo Building, principale proprietario del grande complesso commerciale che è in via di espansione con un ampliamento da 70 milioni di euro e 60 nuove attività commerciali.  Building e Promocentro Italia spa di Lino Guatteo (società che ha promosso il retail park) attraverso la Settimo Sviluppo resteranno responsabili dell'area.

Non fanno parte del perimetro dell'acquisizione gli immobili di Pittarello, Decathlon e Piazza Italia.

Settimo Cielo Retail Park, che include insegne come Mondo Convenienza (gla di 4.207 mq), Arcaplanet (439 mq), Maison du Monde (gla 4.710 mq), Cucine Schmidt (450 mq), RoadHouse (507 mq) e altri ristoranti, fa parte di un complesso di circa 90.000 mq di gla che, una volta ultimato, integrerà anche un centro commerciale con ipermercato e area ludico-ricreativa. I lavori sono in ritardo di almeno due anni, con ripresa dei cantieri nel 2016, e una commercializzazione che doveva chiudersi nel 2014.

Rispetto alla prassi comune, che ha visto molti parchi commerciali sorgere in maniera quasi spontanea nelle vicinanze di centri commerciali preesistenti, questa iniziativa ha seguito una strategia inversa. Prima si è sviluppato il parco, poi sarà la volta dello shopping center.

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