Idee per la Coop che verrà

Tempo di cambiamento per il mondo Coop: mentre Novacoop prepara un piano pluriennale per prepararsi alle sfidei dei prossimi anni, i consigli di amministrazione di  Coop Adriatica, Coop Estense e Coop Consumatori Nordest, riunitisi oggi nelle loro sedi di Bologna, Modena e Reggio Emilia, hanno assunto, con voto unanime, una delibera di indirizzo che dà il via al progetto di fusione fra le 3 grandi cooperative di consumatori del Distretto Adriatico i cui obiettivi e contenuti industriali e sociali saranno sottoposti, nei prossimi mesi, al vaglio delle assemblee dei soci delle cooperative stesse.

di Manuela Soressi

Affrontare le sfide della modernità senza snaturare la propria identità, anzi spingendo forte sull’innovazione in coerenza con i propri valori fondativi: Novacoop ha elaborato un piano strategico 2015-2020 con l’obiettivo di diventare più competitiva, ma riaffermando la sua peculiarità di impresa cooperativa di risposta ai bisogni della società. Un progetto che prende l’avvio da una profonda conoscenza della condizione socio-economica dei territori e dei loro bisogni, passa attraverso quattro obiettivi strategici (essere leader, convenienti, produttivi e radicati) e si declina in un’ampia serie di attività, che nel prossimo lustro cambieranno il volto di Novacoop (e non solo). “Abbiamo usato la crisi -spiega il presidente Ernesto Dalle Rive- per compiere una rivisitazione totale, dal modello organizzativo alla coerenza del comportamento etico e valoriale, dal posizionamento competitivo alle politiche di offerta passando per i format e i servizi ai soci. Ci siamo dati l’obiettivo, in un contesto complesso e articolato, non solo di rafforzare le nostre quote di mercato, ma anche di migliorare e rendere efficienti i processi interni, attraverso un lavoro articolato e profondo di riposizionamento culturale della cooperativa e del suo management”. Concetto che si traduce in una capillare attenzione ai lavoratori, alle loro istanze e iniziative per il cambiamento, in linea con i valori cooperativi di inclusione, partecipazione e intergenerazionalità.

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Diventare modello nazionale
“È chiaro - prosegue Dalle Rive - che tutto il sistema Coop dev’essere coinvolto in processi di questo tipo, superando approcci semplicistici o logiche che tendano a considerare il mercato come una realtà da affrontare senza la dovuta flessibilità o la capacità di leggere le esigenze degli associati. Occorre, quindi, che la nuova governance di Coop Italia si ponga l’obiettivo di essere in linea con le attese di tutte le cooperative associate, producendo politiche utili a rafforzare la capacità delle singole imprese di essere in sintonia con le mutate esigenze dei consumatori. Con meno mediazione politica, più spirito di servizio e più velocità nell’applicare le scelte”. Solo in questo modo, secondo il presidente, il mondo cooperativo potrà ribadire la sua specificità. “La coerenza etica, i valori di riferimento, la capacità del fattore umano e il radicamento territoriale sono innegabilmente terreni sui quali la cooperazione ha qualche carta in più da spendere - prosegue Dalle Rive -. Ecco perché, accanto al tema del riposizionamento competitivo e alla scelta di coniugare, in via continuativa, convenienza e qualità abbassando i prezzi a scaffale (ma tutelando i consumatori nei loro diritti fondamentali), anche il welfare aziendale diventa un terreno strategico nell’immaginare un crescente ruolo di Novacoop nel mercato piemontese e nel sistema cooperativo dei prossimi anni”. Questo significa nuove regole e massima trasparenza, anche per quanto riguarda il prestito sociale, uno dei cardini dell’attività cooperativa, finito di recente nella bufera per la cattiva gestione di alcune cooperative.

Il super Coop di domani
Format innovativi, un’offerta rivista in base alle nuove influenze e ai nuovi comportamenti di acquisto, un modo diverso di intendere le interazioni tra retail e web, anche capitalizzando alcune esperienze d’oltralpe. Giuseppe Nicolo, vicepresidente di Novacoop e responsabile della redazione del documento programmatico 2015-2020, spiega nel dettaglio come Novacoop sta rivoluzionando natura, struttura e posizionamento della propria rete. “Abbiamo previsto tutta una serie di iniziative di carattere commerciale, oltre che una struttura originale di vendita, che non nasce come un super più grande o un iper più piccolo, ma ha una sua identità ben definita - prosegue Nicolo -. Il nuovo store avrà un’area di vendita fra i 3.000 e i 4.500 mq e proporrà innovazioni importanti rispetto ai nostri classici negozi, in un layout molto razionale, facilmente fruibile dal consumatore, innovativo e modulabile, in grado di comunicare chiaramente l’offerta. La piazza dei freschi e dei freschissimi sarà in ingresso con banchi serviti e lavorazioni sui due lati; aperto sulla galleria, invece, sarà allocato il punto di ristoro Coop, con possibilità di acquisto collegata ai reparti interni. All’interno, l’assortimento grocery prevederà un’importante presenza di prodotti delle eccellenze locali, mentre alle promozioni di categorie non più trattate in continuo sarà dedicato uno spazio temporaneo. Il non food sarà organizzato per bisogni (mangiare, bere, cucinare, vestirsi, rilassarsi, leggere) e molto spazio sarà occupato da parafarmacia, cosmesi e prodotti salutistici, con i surgelati sempre a fine percorso. Infine, sarà previsto un corner servizi per prenotazioni di visite e il ritiro referti, oltre che per l’assistenza all’eCommerce”.

 

FiorFiore store restaurant e C1
Attraverso la collaborazione con un ristorante stellato di Torino, Novacoop lancerà a breve il flagship FiorFiore, a metà strada tra store e ristorante, fondato sulla linea di prodotti a marchio di alta qualità/tipicità di Coop. “I negozi FiorFiore, con superficie di vendita dagli 800 ai 1.200 mq, si troveranno nei capoluoghi di provincia dove è presente la nostra rete, in zone centrali e vie dello shopping, con alta visibilità, vicini a passaggi pedonali e con la possibilità di parcheggiare - prosegue Nicolo -. Particolarmente importante sarà la somministrazione che si articolerà in una gamma di offerte di qualità nell’intero arco della giornata, dalla colazione alla cena, dallo street food alla gelateria, mentre i clienti potranno acquistare tutti i nostri prodotti”. Novacoop intende anche rivedere la prossimità in un’ottica Edlp, presentando C1, altro format incentrato sul prodotto a marchio. “Non è una risposta al discount - spiega il vicepresidente - ma al bisogno di qualità, convenienza e sobrietà del consumatore in territori ad alta pressione competitiva, dove siamo presenti con negozi di minori dimensioni (circa 1.000 mq di vendita)”. Con questa soluzione, Novacoop vuole fidelizzare il cliente con un negozio di vicinato che garantisca un’offerta ridotta ma mirata, concentrata su marche leader, primi prezzi e con la massima estensione del prodotto a marchio, con convenienza a scaffale garantita riducendo al minimo le promozioni.

Arriva Drive
È la formula più innovativa che Novacoop sta sviluppando con Coop Italia. “Una nuova modalità di fare la spesa, già diffusa all’estero: ordino, pago online, acquisto e ritiro la spesa in un’area ad hoc di uno store molto visibile, facilmente accessibile e su un’arteria di grande scorrimento - conclude Nicolo -. Nella sostanza un magazzino dedicato, che ottimizza la gestione del prodotto, sia degli ordini in entrata sia della merce in uscita. Quattro i fattori di successo: semplicità e velocità di utilizzo per il cliente, precisione e accuratezza del prelievo in magazzino per l’azienda”.

Integrare brick e web
Oltre a questi cambiamenti rilevanti, Novacoop prevede nel suo futuro un nuovo rapporto tra store fisici ed eCommerce: “Stiamo rivisitando il ruolo delle grandi strutture, prevedendo percorsi di riduzione delle dimensioni nella logica di una focalizzazione sul food e di un’integrazione virtuosa con l’offerta complessiva di ogni parco commerciale - spiega Dalle Rive -. Questa scelta naturalmente comporta il “sacrificio” di alcune merceologie, in termini di presenza fisica nel punto di vendita. Compenseremo questo con lo sviluppo di vendite online, da realizzare anche instore, tramite postazioni dedicate e con l’assistenza di nostro personale qualificato”.

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