Il grande gioco del retail e la fluttuazione quotidiana dei prezzi digitali

La guerra dei prezzi digitali sembra spostarsi sempre di più anche all’interno del singolo retailer, i cui prezzi online fluttuano nel corso della settimana e perfino del giorno stesso, nel tentativo di stare al passo con competitors quali Amazon.
Nel complicato mondo dello shopping online versus shopping in-store, è infatti noto che i prezzi di un unico venditore possono variare sensibilmente solo perché il prodotto è acquistato online anziché presso il negozio, come confermato dai dati raccolti da 360pi (Price Intelligence), Savings.com e Consumer World. È inoltre assodato che il prezzo online di un prodotto varia in base al retailer digitale da cui stiamo effettuando l’acquisto, in perenne competizione con gli altri rivenditori. Quello che tuttavia colpisce è che in periodi regolari per lo shopping, i retailer più dinamici arrivino a cambiare prezzo al 15-20% del loro assortimento almeno una volta al giorno.
“Un dato che può facilmente raddoppiare in categorie di prodotti chiave, durante periodi di punta come il ritorno a scuola o le vacanze”, afferma Jenn Markey, Vicepresidente marketing per l’azienda 360pi. Secondo Markey, i retailer più dinamici sarebbero Amazon e Sears, mentre Wal-Mart si posiziona a un livello intermedio. Sul fronte opposto di coloro che ritoccano raramente i loro prezzi, si trovano invece Staples e Apple.

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