Il primo semestre di Campari

Crescono le vendite per il Gruppo Campari, che prosegue la propria strategia di cessione dei business non strategici e a basso margine, a vantaggio del core business

adit1108_01433Il consiglio di amministrazione di Davide Campari Spa ha approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2016, con risultati positivi e la conferma sia dell'andamento favorevole del primo trimestre dell'anno, sia delle strategie di crescita del Gruppo. "Nel primo semestre del 2016 abbiamo generato una sostenuta crescita organica del business per tutti gli indicatori di performance - ha affermato il chief executive officer Bob Kunze-Concewitz -, inoltre, il mix delle vendite per prodotto e mercato ha continuato a migliorare, generando un'espansione positiva dei margini operativi, in linea con la strategia di crescita del Gruppo".

Bob Kunze-Concewitz, chief executive officer Campari Group
Bob Kunze-Concewitz, chief executive officer Campari Group

In particolare, sono cresciuti costantemente e in modo superiore alla media del Gruppo i brand a priorità globale, quindi Campari, Aperol, Skyy, Wild Turkey e i rum giamaicani, e regionale, e hanno avuto un andamento positivo i mercati sviluppati a elevata narginalità, ovvero Nord America ed Europa Occidentale. "Guardando alla seconda parte dell'anno - prosegue Kunze-Concewitz - riteniamo che le prospettive delineate a inizio anno rimangano sostanzialmente invariate". Nella seconda parte del 2016 inoltre l'azienda dovrebbe beneficiare in positivo anche dell'integrazione di Grand Marnier (Splm), brand acquisito per 472,7 mio euro nel corso del primo semestre 2016.

Nel primo sempestre le vendite nette  ammontano a 743,9 mio euro, -1,8% rispetto al 2015 con una crescita organica del 5% mitiga da un -4,2% dovuto alla svalutazione delle principali valute del Gruppo, ovvero pesos argentino e real brasiliano, e alla stabilità del dollaro. Il margine lordo è pari a 426 mio euro, +3,4%, corrispondente a +7,1% di variazione organica e al 57,3% delle vendite. In aumento le spese di pubblicità e promozioni, +2,8%, il 17,3% delle vendite, ovvero 128,4 mio euro. Il margine lordo dopo le spese di pubblicità e promozioni ammonta a 297,6 mio eyro, +3,6&, pari al 40% delle vendite. L'utile del Gruppo prima delle imposte è di 102,5 mio euro, -9,3%, l'utile netto invece è pari a 67,2 mio euro, -13,8% a causa degli oneri operativi pari a 14,5 mio euro. In crescita del 9,4% l'utile netto rettificato, 77,3 mio euro. Cresce il rapporto tra debito finanziario netto ed Ebitda pro forma, pari a 3,2 volte.

I dati sul mercato italiano, che vale il 27% del totale e il 77,5% dell'area Sud Europa, Medio Oriene e Africa, vengono definiti dall'azienda "soddisfacenti", con una crescita organica dello 0,8% trainata da Campari, +12,4%, e Aperol, +6,6%. A fronte di una perdita negli aperitivi monodose, sono cresciuti invece Averna, Braulio, Cynar, GlenGrant e Skyy Vodka. Molto positivi i dati relativi alla parte rimanente dell'area, +14,4%, e positive le performance per il Nord, Centro ed Est Europa, in particolare nel Regno Unito, nonostante in Russia permanga un contesto macroeconomico debole e incerto, mentresono diminuite le vendite per l'area Asia Pacifico, -2,6%, ma solo a causa dei cambi, perché invece la perforance organica è positiva del 4,2%.

Tra i brand a priorità globale, Campari è cresciuto del 9,5%, Aperol del 19,6%, Skyy del 2,7%, Wild Turkey del 2,5%, i rum giamaicani del 7,9%. Tra i brand a priorità regionale, Cynar è cresciuto dell'1%, Averna e Braulio del 28,8%, GlenGrant del 31,1%, gli spumanti del 25,9%. In calo, nonostante i consumi siano superiori agli shipment, gli aperitivi monodose italiani, Campari Soda -3,3%, Crodino -7,1%, i brasiliani Dreher e Sagatiba -18,9%; invece sono cresciuti del 6,7% i ready to drink Wild Turkey e Ouzo 12, +13,7%.

Gruppo Campari vanta un portafoglio di oltre 50 marchi premium e super premium di proprietà, articolati sui segmenti spirit, wine e soft drink, e commercializzati in oltre 190 Paesi nel mondo. Occupa circa 4.000 persone e le azioni della capogruppo Davide Campari Milano Spa sono quotate al mercato telematico di Borsa Italiana dal 2001.

Il resoconto è disponibile nella sezione Investor del sito del Gruppo Campari, mentre la relazione finanziaria è depositata presso la sede legale e sul meccanismo di stoccaggio autorizzato Sdir-Nis gestito da Bit Market Services.

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