Il product placement è marketing anche per il food

di Anna Bertolini

Anche l’ortofrutta approda al product placement. Il brand Selenella, marchio del Consorzio Patata Italiana di Qualità, comparirà in tre scene della commedia “Confusi e felici”, il film diretto da Massimiliano Bruno con Claudio Bisio e company. Non solo griffe e marchi alto di gamma, dunque, bensì prodotti di largo consumo come dimostrano i vari brand di pasta presenti nelle pellicole. La pratica del product placement, che in Italia è regolamentata da due diverse leggi (Decreto ministeriale del 30/7/2004 e il Decreto legislativo 44/2010), non è nient’altro che il posizionamento di un marchio all’interno di scene cinematografiche o televisive a fronte di un corrispettivo da parte dell’azienda pubblicizzata. Nella realtà è considerato uno strumento di comunicazione efficace in quanto va a colpire un pubblico altamente ricettivo perché coinvolto emotivamente. Occorre, però, fare molta attenzione affinché vi sia una corrispondenza del film con il target di riferimento del brand, ma non solo. Molto importanti sono le analogie tra il prodotto e il protagonista così come l’interazione che nasce tra prodotto e storia. Se questi elementi trovano il giusto orientamento, ne guadagnano visibilità e posizionamento del marchio che diventa parte integrande della pellicola cinematografica. In più si possono costruire delle campagne di marketing multicanale facendo leva sulla visibilità del film. Che dire di più?

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