Il tubetto di maionese punta al corretto utilizzo dei colori base

Il rivestimento è fondamentale per ottenere un buon posizionamento a scaffale della salsa

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Vasetto o tubetto? Pensando alla maionese l’impressione è che con il primo lo spreco sia pari allo zero. La sua trasparenza, poi, consente l’immediata appetibilità visiva, con il vetro che insegue un’immagine di prodotto fatto in casa. Il tubo è invece più pratico e vocato alle guarnizioni, comunica inoltre qualità e conservazione. Ma finisce prima e non può essere spremuto del tutto. Conclusione: il vasetto prefigura più un pubblico che ne divora a palettate; il tubetto attira l’uso prudente e attento, che osserva un’alimentazione bilanciata. A prescindere dal tema del colore giallo, necessario per rimandare a un prodotto occultato dentro un tubo, deve dunque decantare contesti oligocalorici. Invogliando sì, ma attenuando timori di pesantezza. Per questo sboccia quasi ovunque il verde nelle sue sfumature più varie. Riesce a calmierare la dittatura dei grassi, portando una ventata di genuinità e freschezza. Al pari della verdura immortalata nei visual. La vivacità, non solo cromatica, non può però venir meno in quanto servono evocazioni di calore e allegria, con i tratti mossi che introducono concetti di cremosità e delicatezza. Avanza anche il blu come fattore d’impatto e, nelle tonalità più scure, portavoce di raffinatezza. Distinzione che l’astuccio amplifica, malgrado i tanti richiami al rigore ecologico.

Allegati

07-2011 Maionese store brand

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