Italiani a tavola: soli o in compagnia coniugano raziocinio e creatività

PREVISIONI 2011 – McCann Erickson: nel food le piattaforme vincenti saranno salute, semplicità, sostenibilità. (Da MARK UP 195)

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1. I 4 profili di consumatori: prevalenza netta dei consapevoli e dei convinti
2. Nell’alimentazione si rafforzerà il legame virtuoso tra autogratificazione e compatibilità socioambientale

Gli scenari dell’alimentazione - partendo anche da mode e tendenze già oggi diffuse e visibili in diversi paesi - fanno prevedere uno sviluppo di tendenze riconducibili a due sfere opposte. Ma caratterizzate - secondo il monitor annuale Food well told 2010 di McCann Erickson - da stretta interrelazione biunivoca: una, quella individuale, che riporta alle motivazioni edonistiche e autoreferenziali, e l’altra - sociale - con le implicazioni mediatico-sociologiche della condivisione, appartenenza, della partecipazione. In effetti, l’alimentazione è una delle non tantissime espressioni della cultura umana che uniscono organicamente il singolo con la comunità, indipendentemente dai profili.

Gli italiani e il rapporto con il cibo
Dalle indagini fatte nel corso dell’ultimo anno sono emerse 4 tipologie di consumatori, ben distinte tra loro dal livello di consapevolezza e gratificazione che hanno nei confronti dell’alimentazione.
La prima classe (i consapevoli) si distacca dalla successiva (i convinti) per il conflitto che i primi vivono ogni giorno nei confronti della propria alimentazione. Sanno bene che l’alimentazione sana ed equilibrata contribuisce alla salute e alla forma fisica, ma non sono in grado di stabilire un progetto alimentare concreto e coerente. Nei consapevoli troviamo in prevalenza persone 30-40enni, che vivono in grandi città, con strumenti culturali ed economici di buon livello, ma in continua emergenza di tempo ed energie. Ragione per cui il loro carrello alterna prodotti per la salute, a ricette più trasgressive o salva tempo. Passano con disinvoltura da cereali integrali, yogurt e prodotti a basso contenuto calorico già pronti a gastronomia fresca, happy hour e cene con buon contenuto alcolico.

...E con le marche
I convinti rappresentano il gruppo di consumatori che ha fatto propri i dettami dell’alimentazione contemporanea, ispirati al culto della leggerezza e della salute. Sono soprattutto ultraquarantenni di ambo i sessi, che vivono in prevalenza nelle regioni dell’Italia settentrionale. È la tipologia più incline a scegliere i prodotti di stagione, che consuma più frutta e verdura, che preferisce il pesce e le cotture al forno o a vapore. I convinti non hanno un rapporto fideistico con le marche, che vengono soppesate sulla base di tutti gli strumenti più immediatamente disponibili sul mercato, a partire dalle etichette dei prodotti, mezzi d’informazione sempre più strategici, oltre che necessari, per l’industria alimentare.
Gli appartenenti alla categoria dei carpe diem costituiscono il gruppo di consumatori che attribuisce all’alimentazione la più alta aspettativa di gratificazione. Amano cucinare e dedicare tempo ed energie alla preparazione, non sopportano limitazioni nella dieta, nel carrello spiccano prodotti freschi di stagione, semilavorati da arricchire e rifinire, vini e formaggi dop e igp.
Per i menefreghisti il cibo è l’ultimo dei loro pensieri: un atteggiamento riscontrabile nei più giovani, soprattutto maschi, senza accentuazione di tipo socio-culturale. Spingere un carrello li deprime, sono fautori della spesa su internet, delle consegne a domicilio, del panino al volo. Per fortuna dell’industria sono l’8% complessivo, ma temiamo che, fatto 100 il campione maschile maturo e intellettualmente evoluto, l’incidenza salga alquanto.

*su dati McCann Erickson Food well told 2010


Allegati

195-MKUP-McCannErick
di Roberto Pacifico / dicembre 2010

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