Kellogg riporta l’attenzione sulla prima colazione

kellogg-s-prima-colazione_650x447di Anna Zinola

Solo 4 bambini su 10 fanno regolarmente colazione in Italia. E questo nonostante sia riconosciuto che si tratta del pasto più importante della giornata. Lo rivela la ricerca realizzata da Gfk per Kellogg, presentata a Milano. Il motivo per cui i più piccoli “saltano” la prima colazione è soprattutto la fretta. I ritmi di vita frenetici incidono in modo significativo sull’organizzazione familiare e spingono a contrarre i tempi dedicati ai pasti sin dal mattino.

  • Oggi la colazione dura in media poco più di 8 minuti, quando, secondo le indicazioni fornite da AIDEPI (Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italiane), dovrebbe protrarsi per almeno un quarto d’ora. Non solo: spesso, la mattina, i bambini italiani mangiano da soli. Soltanto la domenica la situazione migliora, quando il 44% dei bambini (pari a 2,8 milioni) consuma la colazione insieme alla famiglia.
  • Attenzione, però: il problema non sono solo le abitudini scorrette. Molte persone non si nutrono adeguatamente perché non possono permetterselo. Di fatto, nel nostro Paese, oltre 4,1 milioni di soggetti, tra cui 1 milione di minori, si trovano in uno stato di povertà assoluta (fonte: Istat 2014). Nasce da qui la collaborazione avviata con Banco Alimentare “che -come ha spiegato Kati Kaskeala corporate communications and sustainability director Kellogg Southern Europe- ha l’obiettivo di aiutare veramente i bambini in stato di necessità in tutta Italia”. Nel 2015 l’azienda ha regalato 6 milioni di porzioni di cereali e snacks per la prima colazione, che sono state distribuite alle 21 sedi di Banco Alimentare. Il prossimo anno, invece, donerà 200.000 euro per aiutare i 135.000 bambini assistiti dalle strutture caritative convenzionate a ricevere una prima colazione nutriente. La partnership prevede, inoltre, la realizzazione di un’attività di sensibilizzazione sul territorio, a livello regionale e provinciale, che coinvolgerà ASL, assessorati alla salute e al welfare e scuole.

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