La crisi pesa anche per il vending

di Laura Seguso

La crisi incide anche sul vending. La distribuzione automatica, con oltre 30 mila addetti e un fatturato di filiera pari a circa 3 miliardi di euro, fa registrare applicazioni sempre più innovative mediante l’utilizzo di tecnologie di ultima generazione. Tuttavia è ancora fortemente legata alla tradizione del caffè espresso e alla pausa ristoro nei luoghi di lavoro. È quanto emerso a Milano dagli Stati Generali del Vending organizzati da Confida.Vending

  • Significativo il calo dei consumi nel 2014, con picchi negativi nel caso delle bevande fredde (-7,33%) e degli snack (-8,01%). Da non sottovalutare l’aumento dell’IVA dal 4 al 10%, entrato in vigore il 1° gennaio 2014, che ha penalizzato il settore e generato un adeguamento dei prezzi delle consumazioni. “A poca distanza dal forte impatto derivante dall’incremento dell’aliquota Iva dal 4 al 10 % sul settore e sulle singole imprese -dichiara Piero A. Lazzari presidente di CONFIDA- mi rendo interprete della preoccupazione per la nuova emergenza, sia sotto il profilo organizzativo che dei costi in capo alle singole aziende, per far fronte agli obblighi derivanti dal D. lgs n. 127/2015”.
  • Dallo studio di settore curato da Accenture, il parco macchine installato nel 2014 è di circa 2.350.000 distributori automatici (nel 2010 erano poco più di 2.405.800) di cui circa 1.600.000 riguarda le macchine OCS (piccole macchine per ufficio funzionanti a capsule e cialde), la restante parte è riferita ai grandi distributori automatici di bevande calde, fredde e prodotti solidi preconfezionati. Il parco macchine mostra una diminuzione del 3% trainata dal forte calo delle macchine OCS. Si registra una sostanziale tenuta dei distributori di bevande calde (-0,1%) in linea con la tenuta della ‘pausa caffè’.
  • Per quanto concerne i consumi per tiplogia di prodotto, il Caldo rappresenta il 48% del totale delle consumazioni vending, seguito dall’OCS con una quota pari al 24%, in diminuzione negli ultimi anni. Rimangono invece equilibrati i consumi degli Snack (13%) e delle Bevande Fredde (15%) rispetto al totale consumi. Rispetto al 2013, a livello generale i consumi totali registrano una diminuzione del 4,25%. In particolare, bevande calde -3,56%, OCS -8,02%, Bevande fredde -7,33%, Snack -8,01%.

 

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