La metamorfosi di Conad: quattro piattaforme territoriali

Francesco Pugliese, ad Conad
Francesco Pugliese, Ad Conad
Conad è leader in Area 4 con una quota del 17,2%, di conseguenza gli investimenti (1,3 miliardi per il triennio 2018-2020, di cui 530 milioni nel 2019) sono orientati al potenziamento della rete nelle regioni meno presidiate, soprattutto nord ovest e nord est

Sempre più vicini al leader di mercato e in evoluzione verso un nuovo modello organizzativo: è la sintesi dei risultati presentati a fine anno da Conad, che nella valutazione comprende i sei ipermercati Finiper in affitto d’azienda che gestirà dal 2019 e che acquisiranno l’insegna “La grande i Conad”. Proprio al nord infatti si indirizzano gli sforzi per lo sviluppo della rete ed eventuali acquisizioni, in un quadro generale di riorganizzazione interna. “Da un territorialismo metodologico, fatto dagli operatori nelle loro aree che agiscono nell’interesse del proprio punto di vendita, a piattaforme territoriali - dice l’Ad Francesco Pugliese -. Passeremo dalle attuali 7 cooperative a 4. La prima parte a gennaio ed è già stata deliberata dai due consigli di amministrazione, Nordiconad e Conad del Tirreno, che si fonderanno in Conad Nord Ovest. Sono più indietro nelle analisi ma sta succedendo la stessa cosa per Cia in Romagna e Conad Centro Nord che si fonderanno per dare origine a Conad Nordest, per Pac200A con Conad Sicilia per il Sud Ovest e infine la dorsale adriatica con il Sud Est che sarà l’attuale Conad Adriatico. Contiamo che già nei prossimi mesi tutto questo si concretizzi”. Piattaforme dunque più ampie, in grado di aprirsi al territorio, “non più isole ma arcipelaghi, aperti ai contributi e alle relazioni con il mondo industriale e il consumatore, posti al centro dei grandi flussi di fornitura e di consumo”.

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