La morte di Paolo Villaggio in real-time marketing

Il lutto di un'icona ai tempi dei social: da Ceres a Mondo Convenienza, i brand che hanno capito (o no) come parlarne

Che cosa sia il real-time marketing ormai l'hanno capito tutti, utente-medio compreso. Come e quando vada fatto, non proprio. La morte il 3 luglio dell'attore Paolo Villaggio, icona della comicità italiana e amato interprete del celebre ragioner Fantozzi, è il classico evento che fa da banco di prova in tal senso.

Anche se in quanto a buon gusto non esistono parametri di oggettività assoluta, cadere nello sciacallaggio pubblicitario con un lutto attiene certamente alla sfera di cose da non fare, per quanto si tratti di un personaggio che si associa meglio di altri a una certa dose di tragi-comicità.

Come sempre, allora, se proprio volete fare un post o un tweet a tema dovete farlo con intelligenza, delicatezza e reale spirito "di omaggio" del defunto. Da evitare, tanto per dirne una, i riferimenti forzati al prodotto, come fece ad esempio Cheerios con la morte di Prince (qui sotto il post cancellato dopo le critiche ricevute).

Tornando alla scomparsa Paolo Villaggio, un esempio virtuoso di brand che ancora una volta ci ritroviamo a menzionare per bravura nel real-time marketing è Ceres. Il marchio di birra invece di auto-promuoversi ha citato in un posto su Facebook la competitor Peroni, rispettando copione e tradizione alla Fantozzi in pieno spirito genuino e con grande sportività.

Una comunicazione apprezzata dagli utenti con numerosi commenti e che la stessa Peroni ha scelto non a caso di condividere in un post dove si congratula attraverso un'ulteriore citazione alla Fantozzi:

Come ha scritto il direttore creativo di Ogilvy & Mather Italia Paolo Iabichino sul proprio profilo Facebook in riferimento al post di Ceres: "Io vi avviso, se oggi qualcuno qui dovesse disgraziatamente inerpicarsi sulla morte di Paolo Villaggio per cimentarsi con la chimera del Real Time Marketing per qualcuna della nostre pagine, o fa una cosa come questa o lasciamo perdere che non è obbligatorio".

Bene anche Taffo Funeral Services, agenzia di onoranze funebri romana che, pur non essendo un big, ha saputo conquistarsi grande seguito sui social grazie a una comunicazione brillante e ironica. In questo caso linguaggio e tone of voice risultano coerenti con la comunicazione usuale della pagina e quindi non trovano feedback negativo:

Senza pretesa dunque di ergerci a giudici del real-time marketing, citiamo allora a seguire altri due casi relativi allo stesso evento che sono forse un po' meno azzeccati. A voi il giudizio:

Due precisazioni: sotto il post di Mondo Convenienza gli stessi utenti si dividono tra entusiasti e criticanti senza prevalenza di giudizio negativo, mentre per quanto riguarda PoltroneSofà (che in passato abbiamo menzionato tra i casi virtuosi) l'interazione degli utenti è troppo bassa per valutazioni dettagliate.

 

 

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome