La storia – Philips dà impulso alla semplicità

Articolo pubblicato su MARK UP 126 marzo 2005 – World Wide • da oltre un secolo il colosso olandese cavalca l’onda dell’innovazione tout court

Di seguito il testo dell'articolo. Registrati gratuitamente per scaricare il pdf con la versione completa


Si pone come obiettivo quello di proporre prodotti all’avanguardia e d’uso agevole e quotidiano. Un percorso che porterà al riposizionamento del brand

A 114 anni dalla sua nascita il gruppo olandese Royal Philips Electronics non ha mai perso lo spirito pionieristico degli esordi. Tanto che, oggi più che mai, il nome Philips è sinonimo di innovazioni all’avanguardia.

L’esordio
Una storia singolare quella dei due fratelli olandesi Gerard e Anton Philips che, agli albori dell’era dell’elettricità, fondano la società Philips & Co. Nel 1891 i fratelli Philips danno avvio a Eindhoven alla produzione delle prime lampadine  a  incandescenza contribuendo a portare la luce nelle case dei loro concittadini. Gli affari crescono rapidamente e, per accrescere il numero di realizzazioni innovative, i due imprenditori costituiscono nel 1914 un laboratorio di ricerca per lo studio di fenomeni chimici e fisici.

La svolta
Sono, però, due olandesi, Van Eck e Nossent, due manager “esportati” a Milano dall’headquarter olandese, a porre le basi nel 1918 di quella che diventerà, 5 anni più tardi, Philips Società Anonima Italiana. La società nasce con lo scopo iniziale di distribuire sul mercato nazionale le lampadine prodotte negli stabilimenti olandesi. Vengono gradualmente aperte le filiali commerciali di Roma (1923), Palermo (1925), Messina (1927) e Napoli (1928).

La guerra
Ma le cose cambiano rapidamente. Il regime fascista al potere impone alla dirigenza olandese l’obbligo di una produzione nazionale in cambio del diritto di distribuzione dei loro prodotti sul suolo italiano. Il collaboratore italiano di Anton Philips, Muggia, promette al Duce la costruzione di una fabbrica in Italia. Lo stabilimento di Alpigiano (To) apre le sue porte nel 1927 e accoglie 230 dipendenti, di cui 77 soffiatori di vetro. Nasce, così, in quello stesso anno dalla catena di produzione italiana la prima lampadina a incandescenza Philips tutta made in Italy. Dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale che l’hanno costretta a trasferirsi, la società torna nella capitale lombarda nel 1949. La nuova sede sociale si trova in piazza IV Novembre.

La diversificazione

I primi esperimenti realizzati nel settore medico risalgono al 1918 con l’introduzione dei raggi X per uso medico. La diversificazione vera e propria coincide, però, con l’acquisizione nel 1927 della società C.H.F. Muller. Si apre, così, un nuovo capitolo della storia aziendale con la creazione della prima product division: la divisione Medical systems. Seguono in quelli anni di grande effervescenza scientifica i primi esperimenti televisivi così come la produzione e la commercializzazione dei primi apparecchi radiofonici. Nel 1933 Philips dà il via alla produzione negli Stati Uniti dei primi prodotti a raggi X medicali. Contemporaneamente alla fase di diversificazione della gamma di prodotti, apre le filiali commerciali in Usa, Francia, Belgio.

Il boom economico
Con gli anni ’50 l’Italia, come tutta l’Europa, entra nell’era del boom economico. A Monza vengono avviate nello stesso periodo le attività produttive di valvole e televisori in bianco e nero. Nella stessa città viene aperta una struttura apposita per la produzione di cinemascopi: la fabbrica Video Apparecchi. Trasferitasi da via Casati a via Philips, verrà chiusa successivamente negli anni ’90 e spostata in Polonia. Gli anni ’60 coincidono per Philips Italia con un periodo di realizzazioni prestigiose nel settore dell’illuminazione. Le lampade Philips illuminano i grandi simboli della storia internazionale.

Le partnership
Da sempre consapevole degli imperativi del mercato, Philips ha sentito costantemente la necessità di instaurare rapporti di collaborazione con altre società tra le quali, per esempio, Nike, Dell, Douwe Egberts, Ikea, Hp, Apple ed Ericsson. Nel 1972 nasce la casa cinematografica e discografica Polygram fondata in partnership con il gigante tedesco Siemens. Alcuni anni più tardi lancia sul mercato insieme alla multinazionale giapponese Sony il compact disc. Sempre con Sony lancia il primo lettore Dvd della storia. Attualmente collabora con Lg Electronics alla messa a punto di display. Ultimo progetto in corso quello con Motorola e StMicroelectronics che prevede la costruzione a Crolles, in Francia, di un centro pilota all’avanguardia nella R&S e nella produzione di semiconduttori.

La riorganizzazione
A metà degli anni ’90 inizia per lo storico stabilimento di via Casati a Monza un periodo di ristrutturazione completa. L’idea è di procedere a una riorganizzazione delle risorse umane riunendo tutti i dipendenti di Philips Italia in uno stesso luogo cogliendo l’occasione per ottimizzare gli scambi di esperienze e collaborazioni. Robert Martijnse, in carica alla presidenza della filiale italiana dal 2002, viene delegato di portare avanti un programma di clusterizzazione di alcuni mercati in modo da semplificare i rapporti tra paesi. Italia, Grecia, Egitto e paesi del bacino adriatico costituiscono uno di questi nuovi cluster.

Il terzo millennio
Prima ancora del passaggio al terzo millennio, gli anni ’90 hanno segnato una svolta nella politica del gigante olandese con una serie di riorganizzazioni interne e una strategia evidente di riconcentrazione sui core business: healthcare, lifestyle e technology. Inaugurata nel 1927, la divisione Medical systems si posiziona oggi al secondo posto nella classifica mondiale dei sistemi medicali. Nel periodo 1999-2001 ha acquisito le società Atl, Adac, Agilent Hsg e Marconi e attualmente la struttura italiana si presenta come una realtà di 500 persone. Oltre alla fornitura di apparecchiature medicali, Philips opera tramite la divisione Philips Experience design per la realizzazione di ambienti ospedalieri esclusivi su misura che contribuiscano a rallegrare la vita quotidiana sia del paziente sia del personale. La nuova sfida consiste, ora, nel portare gradualmente la tecnologia medicale nelle case dei privati per rendere più agevole la cura a domicilio.

La promessa di semplicità
Dopo “Let’s make thinks better” che per dieci lunghi anni è stato il pay off di Philips nel mondo intero, il colosso olandese fa propria una promessa di semplicità con “Sense and simplicity”. L’ultima campagna pubblicitaria, lanciata nel settembre 2004, è parte, infatti, di un vero e proprio riposizionamento del brand sui mercati. Un percorso lungo e faticoso che si pone come obiettivo primario quello di proporre al consumatore prodotti ad alto contenuto innovativo ma di uso semplice e quotidiano.

Allegati

Markup 126 – Philips dà impulso alla semplicità.pdf

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome