Le Case Cantoniere si preparano a un new look

Roberto Reggi, direttore dell'Agenzia del Demanio

Da immobili un tempo a servizio delle vie di comunicazione in luoghi di informazione turistica e promozione territoriale: le case cantoniere rinasceranno a nuova vita con il progetto di riqualificazione frutto della sinergia tra Anas, Agenzia del demanio, Ministero per i beni culturali e Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. È stato appena presentato il primo bando di gara per l’affitto delle prime 30 case cantoniere di proprietà di Anas.
“Il Progetto di riqualificazione delle case cantoniere –spiega Gianni Vittorio Armani, presidente di Anas– rappresenta un modello innovativo di gestione, rispettoso del paesaggio e dell’ambiente, che sviluppa attività di networking e valorizza gli asset immobiliari dell’azienda. Gli interventi di ristrutturazione, per i quali Anas ha previsto un investimento di circa 7,5 milioni di euro in tre anni, a partire dal 2016, contribuiranno a potenziare il valore del patrimonio aziendale e a preservarlo nel tempo, sostenendo l’identità locale e creando al contempo occupazione, nuova imprenditoria e sviluppo per il territorio”.

case-cantoniere_Italia-ALTA"Utilizzare la leva del riuso per rigenerare il nostro patrimonio immobiliare -aggiunge Roberto Reggi (nella foto), direttore generale di Agenzia del Demanio- è un'occasione di sviluppo culturale, sociale ed economico. Su questo fronte Agenzia del demanio ha avviato non poche iniziative per il recupero dei beni pubblici. Con il progetto case cantoniere si apriranno spazi di accoglienza e vivibilità in immobili oggi in disuso, ma collocati lungo percorsi religiosi, turistici e naturalistici del nostro Paese. È un progetto che farà da modello per altre iniziative di recupero e rivalorizzazione di asset pubblici inutilizzati, come nel caso dei Fari".

Il bando di gara
Turismo, cultura, accoglienza, ristorazione, ospitalità: le nuove case cantoniere dovranno offrire questi servizi ai clienti su tutto il territorio. Il bando di gara è rivolto a start-up, singoli imprenditori, consorzi, aziende, associazioni, cooperative:  per l’aggiudicazione conta soprattutto la capacità di sviluppare un progetto economicamente sostenibile e coerente con le finalità del modello proposto da Anas.
La ristrutturazione dell’immobile è a carico di Anas mentre il concessionario corrisponderà un canone, oltre a un contributo variabile in funzione del fatturato generato dall’attività imprenditoriale. I contraenti saranno individuati sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Le concessioni dureranno 10 anni, trascorsi i quali si procederà a un nuovo bando di gara.

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